Nick Hayes (AXA IM): "Positivo per il reddito fisso nonostante le incertezze"

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Nick Hayes, gestore AXA Investment Managers

Trovare rendimenti nel reddito fisso nell’era dei tassi bassi è difficile, ma non impossibile. Secondo Nick Hayes, gestore di AXA Investment Managers, in Italia per presentare il fondo Global Strategic Bonds, che ha ottenuto per il 2020 il rating Blockbuster di Funds People, le opportunità ci sono e all’interno di un portafoglio ben diversificato possono generare rendimento. Hayes si aspetta un 2020 positivo per gli investitori: la volatilità potrebbe essere maggiore del 2019, ma i ritorni saranno comunque interessanti. I prossimi mesi dell’anno secondo la view del gestore saranno favorevoli per l’obbligazionario per le politiche monetarie accomodanti delle banche centrali che resteranno tali a lungo “per un anno o due e forse più”, prevede Hayes. 

2020 positivo nonostante le incertezze

Ma le fonti di incertezza non mancano, alcune prevedibili altre No, come il coronavirus. L’epidemia, i cui effetti sono ancora da quantificare, “spaventa la crescita economica, con dei potenziali impatti sull’azionario e sui titoli high yield”, afferma il gestore di AXA IM. “Ma ciò che fa salire o scendere i titoli governativi, che compongono la fetta maggiore del portafoglio del Global Strategic Bonds”, aggiunge “sono le aspettative sui tassi di interesse, e queste appaiono positive”. Tuttavia i nodi da sciogliere per l’economia mondiale non sono finiti. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è uno di questi. “La firma della fase 1 dell’accordo tra le due superpotenze è un passo nella giusta direzione”, spiega Hayes, “ma il conflitto è ancora in corso e sarà un tema che contraddistinguerà i mercati per i prossimi anni”.

Un discorso analogo vale per la Brexit: “abbiamo una visione migliore rispetto agli scorsi anni in cui il destino del Regno Unito non era ancora chiaro”, dichiara. “Ma da adesso ha inizio una delicata fase di trattative con l’Unione europea in primo luogo, ma anche con Stati Uniti e Africa”, spiega. Restando in zona euro, a preoccupare Hayes sono la crescita debole e l’inflazione che le misure della Banca centrale europea non sono riuscite ad alzare. Sull’altra sponda dell’Atlantico, invece, “le elezioni statunitensi saranno fonte di volatilità, soprattutto se il candidato democratico dovesse essere Elizabeth Warren, per le politiche in ambito sanitario e delle banche non apprezzate dai mercati di cui vuole farsi portatrice”.

La strategia del fondo

La strategia del fondo Global Strategic Bonds per l’anno in corso “è simile a quella del 2019”, spiega il gestore. “Il portafoglio è molto ben diversificato, non soltanto in ambito geografico e per tipi di asset class”, dichiara “ma soprattutto per la combinazione di fattori di rischio che permette di avere ritorni in diversi contesti di mercato”. Attualmente i titoli sono così pesati: circa il 50% è investito in bond governativi e cash, il 20% in credito in dollari e sterlina, il 10% in titoli high yield dei mercati sviluppati e emergenti e la parte restante in strumenti assicurativi a protezione del rischio. “Per la parte dei governativi siamo interessati a titoli di alta qualità molto liquidi e con buone durate”, afferma il gestore, “ad esempio i bund tedeschi a 20-30 anni, bond francesi a 30 anni e titoli del Tesoro statunitense a 5-10 anni”. Per la parte high yield siamo esposti a titoli bullish del credito in dollari statunitensi e sterline, a titoli dei mercati emergenti, in particolare ad emissioni in valuta forte di Egitto e Senegal, e per la parte corporate a titoli dell’health care e finanziari con yield interessanti del10%-11%”, spiega. Considerando la variazione storica del portafoglio “abbiamo aumentato la parte dei governativi e diminuito l’esposizione agli high yield, posizionandoci su un assetto più difensivo, perché prevediamo per il 2020 più volatilità rispetto ad un 2019 in cui è stata particolarmente bassa”, conclude.