“Nella nostra strategia di investimento sui mercati emergenti, adottiamo un approccio uniforme e guidato dal valore sia per bond sovrani che corporate”, spiega Adrian Bender, senior client portfolio manager di Vontobel. Un esempio di questo approccio è l'uso di ETF “che determinano flussi significativi in alcuni bond, come quelli della Costa d'Avorio in dollari ed euro, con differenze sostanziali negli spread”, aggiunge. Per gestire la duration, dall’asset manager adottano “strategie di ottimizzazione del beta per le valute locali e di ottimizzazione degli spread per le valute forti”. “In valuta forte - chiarisce Bender - assumiamo rischi limitati, concentrandoci sulla gestione del credito e degli spread, piuttosto che sulla duration. La gestione del rischio valutario si basa sulla diversificazione del portafoglio, selezionando valute con i tassi di cambio reale più attraenti e i migliori termini di scambio”. Inoltre, Paesi autocratici come Russia, Cina, Turchia e Thailandia “che rappresentano il 35% del benchmark, vengono evitati, e l'esposizione alle materie prime è coperta con investimenti in Paesi come Nigeria, Malesia o con la corona norvegese”, conclude Bender.
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