Accedere ai mercati obbligazionari con gli ETF: outlook e tendenze

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Vincenzo Sagone, Head of ETF, Indexing & Smart Beta business unit, Amundi SGR

Contributo a cura di Vincenzo Sagone, head of ETF, Indexing & Smart Beta business unit, Amundi SGR. Contenuto sponsorizzato.

Non si arresta la raccolta positiva degli ETF obbligazionari: nel 2019 le nuove masse verso i prodotti esposti al reddito fisso hanno superato quelle verso gli azionari. Un trend che ha riguardato l’industria degli ETF globale e che ha visto gli investitori europei posizionarsi in particolare sulle esposizioni corporate esposte alla zona Euro.

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Un contesto macroeconomico positivo

Gli ETF obbligazionari dovrebbero continuare a fornire interessanti opportunità di investimento nel 2020. Secondo l’Outlook sugli investimenti prodotto dal team di Strategia di Amundi, l’economia mondiale dovrebbe subire un rallentamento ma non una recessione. La politica monetaria accomodante delle principali banche centrali mondiali, un accordo commerciale almeno parziale tra Cina e Stati Uniti e le imminenti elezioni americane dovrebbero creare un contesto relativamente positivo.

Le performance non saranno però lineari. Nel breve periodo le attese sono infatti troppo ottimistiche. I mercati finanziari sono eccessivamente bull circa le prospettive di spesa fiscale e i tagli dei tassi che la Fed opererà. Ci dovremo aspettare un aumento della volatilità dei mercati obbligazionari nel momento in cui le attese si allineeranno a prospettive più ragionevoli.

Nel medio termine, comunque, le prospettive sono più favorevoli per il reddito fisso. Quando il rischio di recessione aumenterà, interventi politici più radicali potrebbero infatti estendere il ciclo del credito.

Invece di temere una recessione globale, gli investitori dovrebbero prepararsi ad affrontare un ciclo del credito maturo ed esteso, con maggiori rischi di liquidità. Dovrebbero inoltre assicurarsi che il loro portafoglio sia strutturato per affrontare un’economia meno globalizzata dal momento che la trade war non finirà*.

*fonte: Amundi Investment Outlook 2020.

Trovare rendimento in un contesto di tassi bassi

Dal momento che più di 70 corporate bond europei hanno rendimenti negativi, gli investitori si sono rivolti ai titoli corporate per trovare del rendimento residuo. Di conseguenza, gli spread dei corporate bond europei si sono ridotti di circa 40 punti base dall’inizio dell’anno.

Ciò nonostante gli investitori dovrebbero continuare ad esporsi a questa classe di attività visto che gli spread possono ridursi ulteriormente. La ripresa del programma di acquisto della BCE, una limitata offerta di obbligazioni investment grade con il più basso rating creditizio e le metriche finanziarie solide della maggior parte delle imprese europee potrebbero portare ad un aumento dei prezzi delle obbligazioni societarie europee.

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Gli ETF obbligazionari BBB

Selezionare strumenti con un rating BBB è un’utile soluzione per gli investitori che intendono esporsi al credito societario, in quanto consentono di rimanere nell’universo investment grade e allo stesso tempo continuare ad accedere al rendimento.

La politica monetaria accomodante e il miglioramento dei fondamentali hanno contribuito all’aumento delle emissioni di questo tipo di obbligazioni, che rappresentano attualmente circa il 60% dei volumi negoziati* e possono offrire una migliore liquidità rispetto alle obbligazioni con rating AA o A, utilizzate di solito in ottica buy and hold.

Un’esposizione globale

Gli investitori che vogliono aumentare la diversificazione del loro portafoglio obbligazionario possono ottenere un'esposizione trasparente e a costo competitivo al mercato obbligazionario globale investment-grade utilizzando un ETF esposto all'indice Bloomberg Barclays Global Aggregate.

La costruzione di un ETF che copra un indice così ampio è, tuttavia, tutt'altro che semplice e l'acquisto di ognuna delle 16.000 obbligazioni* di questo indice è proibitivo per la maggior parte degli investitori. È necessario un metodo di campionamento robusto, per garantire una replica accurata che consenta all’emittente dell’ETF di replicare l'indice nel modo più accurato possibile, riducendo al minimo la tracking error.

*Fonte: Bloomberg Barclays a November 2019 - Bloomberg Barclays Global Aggregate (500 MM) Index.

Investire responsabilmente

La domanda di investimenti sostenibili è aumentata considerevolmente negli ultimi anni e ciò include anche quella di ETF a reddito fisso che includono i fattori ESG. Gli indici sottostanti possono essere concepiti escludendo settori e società specifiche o sovraponderando le imprese con un buon rating ESG. Possono inoltre essere esclusi gli emittenti legati ad attività controverse, come i produttori di armi da fuoco civili e convenzionali.

Un ETF che applica criteri ESG pur mantenendo un livello di tracking error contenuto rispetto ai benchmark di riferimento può essere utilizzato per comporre il core del portafoglio.

Un manager di esperienza

Che si tratti di un ETF BBB, global aggregate o ESG, è fondamentale selezionare un asset manager dotato delle necessarie competenze e capacità di trading.

In Amundi, il più grande asset manager europeo1 , la gestione obbligazionaria rappresenta circa il 50%* del patrimonio gestito. Questo peso conferisce all’asset manager le economie di scala necessarie per offrire agli investitori soluzioni altamente competitive in termini di prezzo e liquidità.

*Fonte: Dati Amundi al 30/09/2019.

1 Fonte: IPE “Top 400 Asset Managers” pubblicato nel giugno 2019, dati di AUM al 31 dicembre 2018. 

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