Il Giappone mostra segnali di riaccelerazione grazie a inflazione stabile, crescita salariale e riforme. Titoli di qualità e governance sono al centro della strategia CT (Lux) Japan Equities. L'analisi di Daisuke Nomoto. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.
CONTRIBUTO a cura di Daisuke Nomoto, gestore del fondo CT (Lux) Japan Equities, Columbia Threadneedle Investments. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.
Tra le grandi economia, il Giappone dovrebbe essere a nostro parere quella meno colpita dalla minaccia dei dazi, grazie all'ampio ricorso alla delocalizzazione e alle sue relazioni geopolitiche. Inoltre, l'impegno della Bank of Japan (BoJ) nel conseguire un ciclo positivo di crescita dei salari e dell'inflazione ha il potenziale per dare il via ad una nuova era di espansione economica del Giappone. Negli ultimi 12 mesi abbiamo assistito a un tasso d'inflazione sostenibile superiore al 2% e a un tasso di crescita salariale di poco superiore al 3%. Abbiamo quindi buone ragioni per ritenere che l'inflazione giapponese non sia solo un fenomeno temporaneo, ma che stia assumendo contorni più duraturi grazie a un circolo virtuoso tra salari e prezzi, indicante una crescita sostenuta del PIL nominale. Ciò dovrebbe a sua volta sostenere un ciclo economico positivo, in quanto spronerà le aziende a potenziare gli investimenti nella crescita e ad efficientare sempre più l’allocazione del capitale.
Nel complesso, riteniamo che il 2025 abbia in serbo una riaccelerazione per l'economia nipponica, grazie all'enfasi su fattori quali la reflazione, gli aumenti salariali, il miglioramento della governance aziendale e la ripartenza delle attività di fusione e acquisizione. A differenza del passato, anche la crescita degli utili delle aziende più dipendenti dalla domanda interna dovrebbe sostenere il mercato giapponese. In sintesi, sono tempi decisamente entusiasmanti: abbiamo un mercato guidato da fondamentali solidi, in cui si prevede un'accelerazione della crescita, e che offre un ampio ventaglio di opportunità interessanti dal punto di vista valutativo per gli investitori attivi come noi.
Opportunità di investimento
A nostro parere, per cogliere le presenti opportunità presenti nel mercato azionario giapponese, il miglior approccio è costruire un portafoglio ad alta convinzione e di elevata qualità su tutto lo spettro delle capitalizzazioni di mercato. All’interno del nostro fondo CT (Lux) Japan Equities il processo di selezione dei titoli è guidato da un’approfondita analisi dei fondamentali delle società e da una gestione attiva, entrambe supportate dal lavoro dei nostri team di ricerca attraverso strumenti di benchmark, analisi macro e attenzione ai fattori ESG, mantenendo sempre un approccio di investimento che guardi al lungo termine. Dall’avvio della nostra strategia dedicata al mercato giapponese, abbiamo generato oltre l'80% di alpha grazie alla selezione dei titoli. Come detto, crediamo poi che la qualità sia la chiave per investire in Giappone a lungo termine, dato che la sua economia si caratterizza per una bassa crescita del PIL. Pertanto, il modo migliore per ottenere alpha è concentrarsi su titoli con un vantaggio competitivo in grado di durare nel tempo.
Rispetto ai settori che riteniamo ad oggi più attrattivi in questo mercato, ultimamente c’è un forte interesse da parte degli investitori nei confronti delle trading company, un comparto che spesso funge da catalizzatore quando ritorna l’attenzione nei confronti del Giappone. In linea generale sovrappesiamo al momento il settore finanziario; in particolar modo il comparto assicurativo, dove la liquidazione delle partecipazioni incrociata è prevalente. Inoltre, abbiamo in sovrappeso anche il settore industriale, che riteniamo essere un beneficiario diretto delle riforme di corporate governance in atto. Complessivamente, le società giapponesi sono oggi più profittevoli rispetto al passato, meglio capaci di tradurre in modo efficace i profitti operativi in utile netto e stanno remunerando gli azionisti come mai prima. Una tendenza, quest’ultima, che riteniamo essere solo all’inizio e che ci aspettiamo prosegua con un’attenzione sempre maggiore alla gestione efficiente dei bilanci e alla corporate governance.