BCE e QE: tanto tuonò che alla fine piovve (liquidità)

Marco_Sozzi_03
Funds People

Eccoci arrivati… ma non è una buona notizia la benefica inondazione di liquidità del QE? Dopo tante ipotesi, proposte discussioni e trattative anche in Europa è arrivato il Quantitative Easing o QE, appunto. Non più dunque solo finanziamenti a medio termine a tassi (LTRO E TLTRO) prossimi a zero, ma l’acquisto di obbligazioni al ritmo di 60 miliardi di euro al mese, almeno fino a settembre 2016. Vediamo alcuni dettagli. Il nuovo programma della BCE comprenderà, in aggiunta agli acquisti di ABS (asset backed securities) e Covered Bond, anche obbligazioni governative con scadenza fra due e trent’anni. Sono previsti limiti di rating e di peso rispetto al singolo emittente (non oltre il 30%) ed alla singola emissione (non oltre il 25%, al fine di evitare che l’Istituto centrale possa avere una maggioranza decisiva in caso di attivazione delle Collective Action Clauses –c.d. CACs- che renderebbe vincolante per tutti gli obbligazionisti una decisione di ristrutturazione). La BCE pare inoltre aver accettato di essere equiparata agli investitori privati in caso di ristrutturazione. La sopportazione delle perdite da parte dell’istituto centrale (ovvero in modo solidale tra tutte le banche centrali) è limitata al 20%, mentre il rimanente 80% sarà in capo alle banche centrali nazionali.

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