Come costruire a costi abbordabili il proprio supporto di Market Intelligence

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Qualunque sia la vostra attività, mantenere un occhio vigile attorno ai cambiamenti legali, normativi ed economici che si verificano a livello locale, europeo e mondiale è cruciale. Questo è vero per il settore del risparmio gestito, e potrebbe facilmente essere esteso anche alle varie aree dell’attività finanziaria. E’ questa dunque la pietra angolare attorno alla quale abbiamo costruito la nostra guida pratica su come creare un efficiente e conveniente supporto market intelligence.
Un supporto “market intelligence” è un dispositivo che può assumere diverse forme e utilizzare diverse tecnologie realizzative, che è progettato per mantenere voi e la vostra azienda regolarmente informati - ed eventualmente aggiornati - di quei cambiamenti fiscali, normativi, legali sopra descritti che possono influenzare – in modi svariati - il modo di condurre il vostro business e di gestire la vostra azienda. Essere semplicemente informati, aggiornati oppure debitamente forniti con un'analisi degli impatti, e conseguenze che ne derivano,  appartengono a tre diversi livelli di dettaglio:
1. La semplice informazione riguardante il mero fatto, senza entrare nei dettagli (esempio: solo i titoli delle notizie).
2. L’aggiornamento, invece può essere visto come la seconda fase, in cui la nuova versione indica i punti chiave introdotti dalla nuova regola (esempio classico: la Newsflash).
3. L’analisi dell'impatto fornisce, invece, il dettaglio e delinea le implicazioni pratiche per voi e la vostra azienda. In altre parole fornisce l’approfondimento necessario per sapere come affrontare queste i cambiamenti imminenti (esempio: analisi / studio ad-hoc che spesso si sostanzia in un vero e proprio rapporto scritto).

Ciascuno dei tre livelli di dettaglio sopra riportati comporta un diverso grado di risorse necessarie, e quindi di costi. Questo è il motivo per cui è fondamentale identificare in anticipo le vostre esigenze reali, i rischi associati e il vostro budget, i vincoli tecnici eventualmente esistenti nonché la tempistica a cui dover sottostare - in modo da poter produrre una sorta di "mappatura" che diventerà di fatto le fondamenta da cui si dipaneranno in seguito i passi ulteriori. Questo esercizio è necessario per valutare correttamente in seguito le soluzioni esistenti sul mercato. Un'osservazione scrupolosa degli eventi quotidiani può diventare un fattore di differenziazione nel modo in cui fate il vostro business oggi. Preferenze sui prodotti, comportamenti degli investitori possono infatti variare - anche in modo sostanziale - da un anno all'altro. Nuovi mercati possono aprirsi, mentre altri possono rivelarsi meno promettenti del previsto a causa di nuovi cambiamenti giuridico-legali, fiscali o di semplice regolamentazione che finiscono per aumentare i costi di distribuzione (si pensi a titolo di esempio una nuova reportistica a beneficio di organismi di regolamentazione o fiscali locali).
Portando questo ragionamento al suo estremo, nulla è stabile per sempre nel mondo degli affari dunque un’attenzione particolare dovrebbe essere concessa ai seguenti elementi
• Rilevamento
• Comprensione
• Analisi
• Adattamento
Sembra tutto così logico, persino ovvio, ma l'esperienza sul terreno suggerisce prudentemente che le cose in realtà non siano necessariamente cosi semplici e lineari. Rischiose sottovalutazioni sono sempre possibili, si pensi a qualcosa di simile a “Quando si verificheranno cambiamenti importanti all'interno del settore di mio interesse lo verrò a sapere ..." o ancora "Non posso a seguire tutti i cambiamenti che accadono nei settori normativo-legale, tributario & fiscale o regolamentare.... e dunque mi concentrerò solamente ed esclusivamente sui cambiamenti importanti che hanno un impatto diretto sulla mia attività .. ".
In apparenza quelle sopra riportate potrebbero suonare come dichiarazioni sagge e di buon senso, ma in realtà a volte gli impatti concreti possono derivare da cambiamenti secondari – solo in apparenza poco significativi - che sono assai facili da trascurare. Soprattutto in periodi particolarmente fecondi di novità regolamentari e normative come quello in cui ci troviamo – a volte nostro malgrado - negli ultimi anni (nello specifico per il settore del risparmio gestito si potrebbe dire, per comodità “temporale”, che un’accelerazione particolare sia stata impressa a partire dalla Direttiva UCITS IV).

Tre soluzioni alternative per colmare il gap
Vediamo concretamente tre modi di affrontare questa sfida emozionante, non prevedendo una quarta che sarebbe fatalmente una soluzione mista:


                      
L'opzione fornitore esterno richiede un business case (cioè definire e specificare in anticipo con precisone millimetrica le vostre esigenze), nonché la disponibilità di un budget. Quest'ultimo può variare notevolmente a seconda del tipo di servizi che si sta cercando. Infatti, abbiamo oggi una pletora di professionisti sul mercato e una variegata scelta di soluzioni. Più specificatamente potete trovare molti consulenti e fornitori, appartenenti a società assai diverse tra loro per nazionalità, dimensioni e business model e l'offerta è piuttosto eterogenea. Pertanto è fondamentale avere una chiara idea non solo del budget a propria disposizione, ma anche e soprattutto di quali siano le esigenze attuali e – potenzialmente – quelle future (onde evitare scelte che facciano completa astrazione della dimensione temporale e che siano la mera risposta “meccanica” ad una contingenza del momento). La soluzione fai-da-te, è probabilmente la più impegnativa, ma anche quello che può essere "fatta su misura", senza eccessivi compromessi e adattamenti. Che ci crediate o no è possibile costruire un efficace supporto interno di market intelligence senza spendere necessariamente una fortuna – cosi come è possibile organizzare delle belle vacanze senza necessariamente prosciugare il vostro conto in banca.

Il segreto è quello di investire tempo, pazienza ed energia soprattutto durante la fase preparatoria e preliminare, quando sarà necessario definire con attenzione lo S.P.E.L.T (Scope, Perimeter, Expectations, Limits, Time-frame) della vostra soluzione fai-da-te:
 

In ultimo il metodo passivo: intrinsecamente rischioso. Le persone che optano per questa soluzione si troveranno ad affrontare la questione (o il problema) quando questo si presenta, dunque senza anticipazione. Riteniamo che quest’ultima sia una ricetta tendenzialmente rischiosa e probabilmente non si configura come il modo più appropriato per affrontare la questione in modo lungimirante e sostenibile. Potrebbe eventualmente fungere da soluzione temporanea.

Conclusioni
In ultimo - ma non per questo meno importante -, la raffinatezza del dispositivo finale dipenderà - in gran parte - dal vostro budget e dalle vostre esigenze reali,  ma anche dal tipo di supporto che si desidera ottenere e condividere all’interno dell’azienda: avvisi e-mail, Newsflash, rapporti PFD, database, sito web interattivo, o ancora soluzioni ibride che combinano parti attive e dati statici, ecc. L’universo delle possibilità è davvero vasto, ma anche la possibilità di finire fuori pista. Non riteniamo che esista una soluzione perfetta (dello stile “one-fits-all”) a portata di mano, a meno che non disponiate di un budget molto (ma molto) cospicuo che vi consenta la cristallizzazione della ricetta ideale, quindi ci sentiamo in dovere di chiudere questo articolo con la condivisione gratuita e sincera di un umile pensiero: sulla base di un serio e sistematico diagnostico delle vostre esigenze attuali e future, che comprendono tutte le variabili descritte in sezioni di cui sopra, come pure quelli che non abbiamo volutamente approfondito in questo articolo per rimanere agile e non troppo prolissa, cercate la vostra propria ricetta, che sarà espressione del vostro bisogno, delle vostre capacità e dei vostri mezzi finanziari. Un dispositivo low cost si può davvero realizzare… 

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