“Con il venir meno del sostegno della politica fiscale, il freno esercitato dalla politica monetaria restrittiva si avvertirà in modo più intenso”. Nicola Mai, portfolio manager, Sovereign Credit Analyst di PIMCO, riconosce inoltre che ci sono fattori che potrebbero attenuare gli effetti della politica monetaria. “Il settore privato detiene notevole liquidità che viene remunerata a tassi di interesse alti. Inoltre, questo è il primo ciclo restrittivo rilevante in cui le banche centrali corrispondono interessi sulle riserve. Inoltre, famiglie e imprese hanno allungato le scadenze dei loro debiti, il che si traduce in una trasmissione più graduale dell’aumento dei tassi mentre i consistenti acquisti di titoli del reddito fisso da parte delle banche centrali implicano che i governi stanno assorbendo una quota consistente delle perdite derivanti dal calo dei prezzi obbligazionari degli ultimi tempi. Tuttavia, crediamo che la prospettiva sia di debolezza economica in un orizzonte ciclico di 6-12 mesi. Ci aspettiamo inoltre che la disoccupazione aumenti il prossimo anno, portando alla normalizzazione dei tassi ufficiali verso livelli neutrali”
Debolezza e divergenza all’orizzonte: prospettive economiche

Immagine concessa (PIMCO)
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