Fidelity Analyst Survey 2021: Conto alla rovescia

unsplash

Contributo a cura di Fidelity International. Contenuto sponsorizzato.

Dopo mesi di lockdown in molte parti del mondo, non sono solo i lavoratori in smart working a contare i giorni per l’allentamento delle restrizioni per il Covid-19. Secondo i 144 analisti di Fidelity International che abbiamo intervistato in merito alle tendenze future, aziende, Paesi e intere regioni sono pronti a registrare una netta ripresa nel corso del 2021 quando verranno meno le misure imposte a causa della pandemia.

L’indagine si è svolta a dicembre, prima che fosse evidente la minaccia delle nuove varianti. Alla luce di ciò, abbiamo riproposto alcune delle domande chiave all’inizio del 2021. I nostri analisti segnalano delle ripercussioni a breve termine sulla fiducia del management, dato che in alcune regioni le tempistiche si sono allungate, ma prospettive per le imprese ancora più ottimistiche per il prossimo anno. L’indagine offre agli investitori un’idea della portata di questa ripresa.

Per la prima volta, la maggioranza dei nostri analisti riferisce che le questioni legate alla sostenibilità sono diventate prioritarie per le aziende da loro coperte a livello globale, e i vari settori si stanno trasformando nella corsa per l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio. La crescente preoccupazione per la previdenza dei dipendenti osservata durante la pandemia si ridurrà, sebbene ora sia costantemente all’ordine del giorno.

La ripresa varia a seconda delle regioni e dei settori

I gestori di tutti i settori sono ottimisti in merito alle prospettive delle aziende da loro coperte, e hanno buone ragioni per esserlo. I tassi di interesse sono bassi, i rendimenti reali sono negativi e la politica fiscale è di sostegno, a conferma di un contesto favorevole per una ripresa della crescita globale nel 2021 e oltre.

Tuttavia, il ritmo della ripresa sarà diverso da Paese a Paese e da settore a settore, a seconda della distribuzione dei vaccini e dei potenziali effetti delle nuove varianti di Covid-19, creando opportunità di investimento e rischi. Il vantaggio della Cina di essere stata la prima a entrare ma anche la prima a uscire dalla pandemia nel 2020 dovrebbe continuare anche nel 2021. L’Europa e gli Stati Uniti si riprenderanno gradualmente, man mano che i vaccini verranno distribuiti e con la riapertura delle economie, e potrebbero registrare un’impennata nella seconda metà dell’anno.

Il quadro per i settori è positivo, ma più contrastante. I CEO delle società del settore energetico, che hanno risentito pesantemente della pandemia, sono molto più fiduciosi di quanto non fossero per il 2020, anche se dopo uno dei peggiori anni di sempre per il settore. Anche i management delle società che operano nel settore dei beni di consumo discrezionali (che hanno a loro volta risentito profondamente dell’emergenza sanitaria) sono ottimisti, ma in misura minore rispetto ai settori che hanno beneficiato della pandemia come quello tecnologico. I settori nazionali che hanno sofferto di più durante il lockdown dovrebbero beneficiare maggiormente di qualsiasi riapertura, mentre quelli internazionali come le compagnie aeree potrebbero impiegare più tempo per riprendersi.

Grafico 1: La fiducia per il 2021 è elevata

Fonte: Fidelity International

Altri risultati supportano la tendenza generale al miglioramento. I nostri analisti riferiscono che le fusioni e le acquisizioni stanno aumentando. I dividendi dovrebbero tornare, dopo un anno in cui settori come le banche e l’energia sono stati costretti a tagliarli. Secondo gli intervistati, la redditività del capitale è destinata ad aumentare in tutte le regioni e in tutti i settori (fatta eccezione per telecomunicazioni e servizi di pubblica utilità), spinta da una maggiore crescita della domanda finale e dal riavvio degli investimenti, messi in stand-by a causa della pandemia.

Tuttavia, l’attività sarà vincolata dal desiderio di ridurre l’indebitamento nei settori che nel 2020 hanno dovuto ricorrere pesantemente ai prestiti per sopravvivere. Secondo l’80% degli analisti, nel 2021 il debito complessivo dovrebbe diminuire moderatamente o rimanere invariato. Allo stesso tempo, i tassi di default delle società quotate dovrebbero scendere rispetto ai livelli elevati del 2020, posto che le condizioni di credito rimangano favorevoli.

Grafico 2: I livelli complessivi di debito corporate sono destinati a diminuire o a rimanere invariati

Fonte: Fidelity International

Fortunatamente, i costi di finanziamento dovrebbero scendere (ovunque tranne che in Cina), poiché molte banche centrali cercano di mantenere i tassi bassi. La raccolta di capitale non dovrebbe essere un problema, anche per settori come i servizi di pubblica utilità e le telecomunicazioni che devono finanziare grandi progetti infrastrutturali. I mercati azionari e creditizi hanno raccolto oltre 400 miliardi di dollari solo a gennaio 2021, quasi il doppio della media del mese.[1]

Non il solito ciclo

Un numero maggiore di analisti riferisce che il rispettivo settore si trova nella fase iniziale di ripresa del ciclo economico. Tuttavia, si prevede che entro la fine dell’anno alcuni Paesi come il Giappone (orientato a fasi rialziste cicliche) si saranno spostati verso un’espansione di metà ciclo.

La Cina sembra essere più avanti nel ciclo economico rispetto ad altre regioni. Il 36% dei nostri analisti basati nella regione riferisce che le aziende da loro coperte si trovano già nella fase di espansione di metà ciclo rispetto al 24% a livello globale, mentre alcuni analisti si aspettano già che la crescita rallenti verso la fine del 2021, quando l’economia cinese si normalizzerà completamente. Questo scenario potrebbe essere seguito da un nuovo inasprimento delle condizioni del mercato del credito, con il conseguente rallentamento della crescita in Cina. Tuttavia, prevediamo che il forte rimbalzo in altre economie possa compensare il fenomeno a livello globale.

Un cambiamento così rapido suggerisce che non si tratta di un ciclo tipico, in Cina e forse altrove. Al contrario, sembra piuttosto una battuta d’arresto seguita da una ripresa, anziché un ripristino completo.

Grafico 3: La maggior parte delle aree si trova nella fase iniziale di ripresa del ciclo; la Cina è un’eccezione

Fonte: Fidelity International

L’attenzione ai fattori ESG sale ulteriormente

La propensione fiscale per la sostenibilità si ricollega a una crescente attenzione da parte delle imprese per l’ESG, che si estende a tutti i settori e regioni e si basa su una tendenza pluriennale. Per la prima volta, oltre la metà (54%) dei nostri analisti riferisce che al momento la maggioranza delle loro società discute regolarmente di questioni legate alla sostenibilità. Questo dato è da confrontarsi con il 46% del 2020 e con solo il 13% del 2017. Inoltre, è probabile che un quarto di tutte le società coperte dai nostri analisti raggiunga l’azzeramento delle emissioni nette entro la fine del decennio.

Grafico 4: L’ESG ha fatto molta strada in pochi anni

Fonte: Fidelity International

Il ritorno alla normalità sembra ancora lontano per molti, ma il percorso di ripresa comincia intravedersi. I vaccini rappresentano la via d’uscita dalla pandemia, ma richiedono tempo per essere distribuiti e devono far fronte a nuove varianti. I progressi saranno diversi da Paese a Paese, con la Cina ancora in testa. Quando finalmente le economie riapriranno, i nostri analisti prevedono che l’attività potrebbe esplodere, in particolare in alcuni dei settori più colpiti. Nel 2021 gli investitori dovranno prestare particolare attenzione alle sfumature settoriali e regionali.


Informazioni importanti

È vietata la riproduzione o la diffusione senza autorizzazione del presente documento. Nessuna affermazione e/o dichiarazione riportata nel presente documento può essere considerata come legalmente vincolante per Fidelity o per il destinatario.

Gli investitori devono tenere conto del fatto che le opinioni qui riportate potrebbero non essere più attuali e che potrebbero anche essere già state modificate.

Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.

Il valore degli investimenti può diminuire o aumentare e un investitore/il cliente può anche non riottenere la somma investita.

AVVERTENZA: prima dell’adesione leggere attentamente il prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (“KIID”), i quali sono stati debitamente pubblicati, in lingua italiana, presso la Consob e sono disponibili presso i soggetti collocatori, nonché sul sito www.fidelity-italia.it. Se non altrimenti specificato, i commenti sono quelli di Fidelity. 

Queste informazioni non devono essere riprodotte o circolarizzate senza autorizzazione preventiva.

Fidelity fornisce esclusivamente informazioni sui suoi prodotti e non offre consulenza sugli investimenti basata su circostanze individuali, salvi i casi in cui ciò stato specificamente concordato da una società autorizzata in una comunicazione formale con il cliente.

Fidelity International si riferisce al gruppo di società che compone l'organizzazione globale di gestione di investimenti che fornisce informazioni su prodotti e servizi in determinate giurisdizioni, ad eccezione dell'America settentrionale.  Questa comunicazione non è diretta e non deve essere diretta a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in paesi dove i fondi non sono autorizzati alla distribuzione o dove non è richiesta alcuna autorizzazione.

Salva espressa indicazione in senso contrario, tutti i prodotti sono forniti da Fidelity International e tutte le opinioni espresse sono di Fidelity International. Fidelity, Fidelity International, il logo di Fidelity International e il simbolo "F" sono marchi registrati da FIL Limited. Per professionisti della ricerca si intendono associati e analisti.

Il presente materiale è pubblicato da FIL (Luxembourg) S.A., autorizzata e regolamentata dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier). ED-21 025 SSO21IT0319


[1] Fonte: FT.com: Companies raise $400bn over three weeks in blistering start to 2021 | Financial Times (ft.com)