High yield: una buona idea per i portafogli, soprattutto se il fondo è articolo 8 della SFDR

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Donald Phillips, immagine ceduta da Liontrust AM.

CONTRIBUTO a cura di Donald Phillips, portfolio manager di Liontrust. Contenuto sponsorizzato da Liontrust.

È ormai lontano il tempo di quando gli investimenti in Titoli di Stato fornivano reddito agli investitori, data la natura dei rendimenti estremamente bassi e spesso negativi a cui siamo abituati oggi. Questo contesto artificiale, accentuato dalla regolamentazione e dalla politica delle banche centrali, ha avuto un forte impatto anche sulle obbligazioni corporate. Gli investitori obbligazionari in cerca di reddito potrebbero sentirsi delusi dall’attuale livello di rendimento disponibile per i prestiti alle aziende, tanto quanto lo sono per i bond governativi. Questa è la cattiva notizia. La buona notizia è che, in realtà, le obbligazioni societarie high yield rimangono una sana fonte di reddito.

Il team Liontrust Global Fixed Income gestisce il GF High Yield Bond Fund, domiciliato in Irlanda, e considera l'high yield come un'asset class evergreen. Gli investitori a medio e lungo termine hanno ottenuto rendimenti positivi, anche quando il livello di rendimento d’entrata era più basso rispetto alla media a lungo termine, come in questo momento.

L'high yield è un'eccellente asset class che genera reddito senza precludere una certa qualità. Le obbligazioni ad alto rendimento che il fondo possiede hanno una capitalizzazione media di mercato superiore all'indice FTSE100. A causa del suo soprannome "junk", l'high yield può essere visto con una certa reticenza. Questa etichetta deriva dai primi anni '90, quando l'allocazione del capitale non era così cauta, e si tendeva ad associare questa classe di attivo alla classificazione tecnica di catturare tutto ciò che non rientrava nella categorizzazione investment grade. Tuttavia ciò non rispecchia gli sviluppi positivi a cui abbiamo assistito negli ultimi 30 anni in questo segmento di mercato.

Naturalmente, i default fanno parte del mercato dell'high yield, così come gli occasionali periodi di volatilità. Ciò che è importante ricordare è che l'high yield consiste in un grande pool di società che sono in grado di fornire la maggioranza dei rendimenti obbligazionari.

Nel lunghissimo termine più del 100% del rendimento totale dei titoli high yield proviene dal reddito delle cedole; a causa delle inadempienze, l'elemento capitale dell'high yield tende a scivolare in territorio negativo nel tempo, ma questo è più che compensato dai pagamenti dei tassi di interesse. Inoltre, vale la pena ricordare che queste cedole obbligazionarie, a differenza dei dividendi, non sono opzionali e hanno una priorità di pagamento superiore nel caso in cui una società si trovi in difficoltà.

Anche se il segmento high yield del mercato obbligazionario promette rendimenti migliori rispetto ai tassi anemici offerti dai Titoli di Stato e da gran parte dell'universo investment grade, non significa accettare un rischio simile a quello delle azioni. Il mercato dell'high yield ha una lunga storia di rendimenti che ha determinato drawdown per meno della metà rispetto al mercato azionario.

Il team ritiene che la chiave per sbloccare i migliori rendimenti dalle classe di attivo ad alto rendimento sia di raccogliere questo reddito positivo, riducendo al minimo l'impatto sul capitale derivante dalle inadempienze. Per fare questo occorre avere un orientamento qualitativo verso gli emittenti più meritevoli di credito attraverso una combinazione di ricerca fondamentale delle singole obbligazioni societarie ed evitando i rischi tematici e ciclici del settore.

Questo processo di ricerca incorpora esplicitamente i fattori ambientali, sociali e di governance tanto da assicurare al fondo lo status di articolo 8 ai sensi della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). Questa classificazione riguarda le strategie che promuovono caratteristiche sociali e/o ambientali e possono investire in maniera sostenibile, ma non hanno come obiettivo principale l'investimento sostenibile.

Per esempio, l'energia è una grande componente dell'indice high yield, ma il team la evita a causa del grande rischio tematico relativo all'esposizione al prezzo del petrolio. Finora quest'anno, la scelta di evitare l'energia è costata al fondo una certa performance relativa, dato che il settore si è ripreso. Ma il team ritiene che il suo approccio alla gestione del rischio nell'high yield aggiunga valore nel lungo termine e continua ad applicare un bias di alta qualità nelle società a cui concede prestiti.

Gran parte dello spettro del reddito fisso è semplicemente troppo costoso per giustificare l'investimento. Ma per gli investitori obbligazionari che possono accettare una certa volatilità, anche se inferiore dei mercati azionari, in cambio di rendimenti attesi migliori, l'high yield può offrire una soluzione potenziale interessante.