I vantaggi di una gestione flessibile e bilanciata

Reto Niggli, notizia (Swisscanto)
Reto Niggli, immagine concessa (Swisscanto)

Contributo a cura di Reto Niggli, gestore del fondo Swisscanto (LU) Portfolio Fund Sustainable Balanced di Swisscanto Invest. Contenuto sponsorizzato.

Le strategie multi-asset sono ampiamente diversificate e permettono di reagire rapidamente a condizioni di mercato mutevoli, anche improvvise, come la crisi del Covid, le problematiche energetiche o un contesto di tassi d’interesse in aumento. Pertanto, da un lato, le allocazioni in liquidità, obbligazioni e azioni possono essere aumentate o ridotte in modo tattico in base a riflessioni e necessità specifiche e, dall’altro, è possibile apportare cambiamenti anche all’interno delle singole classi di attivi. Questo approccio richiede però un processo disciplinato e una gestione rigorosa del rischio, unita a un’elevata efficienza operativa, così da beneficiare delle migliori opportunità tattiche di ritorno corrette per il rischio.

L’approccio strategico del fondo swisscanto (lu) portfolio fund sustainable balanced

Le soluzioni d’investimento non devono essere complicate: ampia diversificazione e agilità tattica in linea con l’obiettivo d’investimento e, naturalmente, sostenibilità. Questo è esattamente il caso del nostro fondo, adatto a investitori con un profilo di rischio bilanciato e un orizzonte d’investimento almeno di medio termine. Il fondo investe a livello globale in azioni, obbligazioni e strumenti del mercato monetario. Prendiamo in considerazione solo società e istituzioni che rispettano i principi della sostenibilità ambientale e sociale.

Il peso strategico della componente azionaria è compreso tra il 35% e il 65%. Il Leading Indicator statunitense ha previsto correttamente le ultime otto recessioni. Ora indica nuovamente una recessione imminente. La domanda di credito di imprese e famiglie si è già indebolita a causa di condizioni più rigide. Le valutazioni azionarie, però, hanno continuato a salire: il premio per il rischio azionario è attualmente al livello più basso dalla crisi finanziaria del 2008 e i titoli dell’eurozona stanno addirittura sfiorando i massimi storici dopo un rally del 30% da ottobre 2022. La carenza di energia in Europa, per il momento superata, o anche la fine delle restrizioni in Cina hanno fatto salire i prezzi delle azioni. Il forte momentum si è però indebolito e l’ampiezza del mercato rimane molto bassa. In fasi analoghe, nel 2011 e nel 2014, le azioni hanno subito perdite significative, mentre le obbligazioni in dollari hanno registrato guadagni. Manteniamo pertanto un posizionamento difensivo e un sottopeso complessivo sull’azionario.

Asset allocation con attenzione alla sostenibilità

Sull’azionario privilegiamo Svizzera e mercati emergenti, mentre siamo nettamente sottopesati sugli Stati Uniti. Le azioni dell’Eurozona hanno beneficiato del miglioramento dell’economia e della crisi energetica scongiurata. La politica monetaria europea sta diventando più restrittiva rispetto agli Stati Uniti e la dinamica degli utili sta rallentando. Stiamo quindi prendendo profitto sull’Eurozona e ci stiamo spostando verso le azioni del Regno Unito, dove le valutazioni rimangono estremamente convenienti con un rapporto P/E di 11 (P/E globale 17). Abbiamo inoltre gradualmente ridotto l’esposizione sui ciclici a favore dei beni di consumo e dell’healthcare. In Europa specialmente, l’inflazione core resta estremamente elevata e giustifica ulteriori rialzi dei tassi. Nel resto del mondo le banche centrali stanno raggiungendo la fine del ciclo di rialzi. Nel complesso, siamo positivi sulle obbligazioni, con una preferenza per quelle in dollari rispetto a quelle in euro. Green e social bond sono un elemento d’investimento molto importante nel nostro fondo. I criteri di sostenibilità sono fondamentali e sono integrati nel nostro processo d’investimento perché siamo convinti che questo ci permetta di selezionare società che operano in modo responsabile e che quindi avranno più successo nel lungo periodo. Investiamo in società e Paesi che stanno dando un contributo significativo al raggiungimento di almeno uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite o che hanno una performance ESG superiore alla media. Questo, tra l’altro, ci ha permesso di classificarci art. 9 SFDR, con anche il riconoscimento 5 stelle di Morningstar.