Il portafoglio "corretto" in vista dell'estate

Alessandro Caviglia news
foto ceduta (Cordusio SIM)

Contributo a cura di Alessandro Caviglia, Responsabile Investimenti di Cordusio SIM.

L’estate sta arrivando e i cieli sembrano rasserenarsi in tutta Europa. La ripresa è percepita a livello di utili aziendali, che sono molto aumentati in tutti i settori nel primo trimestre dell’anno, sia in Europa che negli Stati Uniti. Non si tratta tuttavia di sviluppi inattesi, vista l’evoluzione economica prevista. Sorprendente, invece, è stato il numero di aziende che sono state in grado di superare ampiamente le alte aspettative.

In questo contesto, restiamo positivi sugli asset rischiosi perché la ripresa globale si sta rafforzando, con una crescita del PIL del 5,8% prevista per il 2021 da Bloomberg Consensus. Preferiamo le azioni dei mercati europei a rispetto a quelli americani, poiché questi saranno sostenuti dagli stimoli monetari e fiscali molto espansivi.

Con grande selettività, considerata anche la recrudescenza del Covid in Brasile e in India, siamo positivi sui mercati Emergenti in cui Cina e più in generale i Paesi asiatici hanno un tasso di crescita più alto.

Value vs growth

Il rally delle azioni negli ultimi mesi ha messo a fuoco un argomento su cui molti investitori discutono appassionatamente, ossia quale stile di investimento sia più attraente: valore o crescita (value o growth).

La categoria value include le aziende con valutazioni favorevoli, mentre la categoria growth racchiude aziende con utili e fatturati in forte crescita. La recente sovraperformance della categoria value è considerevole e solleva il quesito che si stia affermando un nuovo trend: durante la crisi, molti modelli di business che rientrano nella categoria growth hanno tratto grandi vantaggi, mentre le aziende nella categoria value hanno talvolta sofferto molto. Il recupero postpandemico sta ora parzialmente invertendo tale tendenza. E gli scenari delineati dai piani pubblici di investimento in infrastrutture, che spesso hanno un impatto positivo sulle aziende della categoria Value, potranno avvalorare tale trend.

Tuttavia, gli investitori dovrebbero anche tenere in considerazione che molte aziende nella categoria growth non sono piccole start-up con prospettive incerte ma, a volte, si tratta di imprese giganti con modelli di business molto promettenti. Come spesso accade, la verità sta probabilmente nel mezzo, quindi un mix ben congeniato di titoli di entrambe le categorie dovrebbe meglio consentire di raggiungere l’obiettivo. In ogni caso, è essenziale porre la giusta attenzione sulla qualità e sulla plausibilità delle aspettative.

Obbligazioni sfavorevoli

La nostra posizione sulle obbligazioni rimane prudente, poiché stimiamo che i rendimenti dei portafogli obbligazionari, al netto delle commissioni, si limiteranno al più a coprire l'inflazione. I detentori di obbligazioni sembrano in effetti bloccati in una situazione in ogni caso sfavorevole, con rendimenti dei portafogli obbligazionari globali deludenti o negativi, sia in un contesto di bassi rendimenti nominali, sia nel caso di rialzo dei rendimenti obbligazionari a lungo termine a causa di aspettative di inflazione più elevate per l'accelerazione della crescita globale.

Di conseguenza, suggeriamo ai nostri clienti di spostarsi verso investimenti più “volatili”, consci della loro capacità di supportare questi trend.