L'incertezza, comune denominatore di questa situazione

Sersale
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Commento a cura di Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners SGR.

Se una cosa hanno dimostrato questi 2 mesi e mezzo trascorsi dalle elezioni è che il quadro politico italiano può  cambiare rapidamente. A medio termine cosa aspettarci? Elezioni in autunno, o un governicchio per qualche trimestre? In entrambi gli scenari il comune denominatore sarà l'incertezza, un fattore decisamente sgradito agli investitori. Incertezza sul risultato elettorale, sulla traiettoria fiscale del Paese, sulla relazione con l'Europa e con gli alleati, sulle regole nei settori regolamentati, nel primo caso. Un quadro sicuramente in grado di impattare sull'appetito degli investitori per gli asset italiani, e, col tempo, anche sulla confidence di imprenditori e consumatori.

Incertezza sulla durata dell'esecutivo e sulla sua efficacia, nel secondo, e con la prospettiva di trovarsi da un momento all'altro nello scenario 1) nel caso il Governo perda la  fiducia in parlamento. Per questo motivo lo scenario 2, al momento il meno probabile verrebbe forse accolto con iniziale sollievo dai mercati, ma finirebbe col prolungare la fase di incertezza. Anche in questo caso l'appeal degli asset italiani ne risentirà, e  la confidence pure. Si tratta di scenari, non di sentenze. Come accennato sopra, il  quadro politico italiano ha mostrato una certa dinamicità, ed è lungi da me la  pretesa di prevederne con esattezza le evoluzioni. Ma in questo momento fatico, onestamente, a intravedere uno sviluppo che i mercati possano prendere positivamente.