Le aziende stanno ristrutturando, basterà?

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Contributo a cura di Fidelity International. Contenuto sponsorizzato.

Secondo l’ultima edizione dell’Analyst Pulse Survey, basata sulle opinioni di 145 analisti di Fidelity, sulla scia della pandemia da Covid-19 le aziende hanno iniziato a ristrutturare i propri bilanci. Ma alcuni settori dovranno fare ancora di più per essere resilienti di fronte alla diminuzione del sostegno governativo e al possibile aumento del tasso di contagio.

Gli indicatori di resilienza indicano una divisione per settore.

In un contesto economico più positivo, gli analisti di Fidelity ritengono che molte aziende avranno bilanci abbastanza solidi per sopravvivere ad altri sei mesi di lockdown. Una parte più piccola, ma significativa, non dovrebbe essere inoltre impattata da un’eventuale sospensione del sostegno governativo e dovrebbe essere in grado di gestire un aumento dei tassi di contagio.

Tuttavia sembra esserci un divario tra settori ciclici, come quello finanziario, dei materiali e dell'energia, e settori non ciclici, come le telecomunicazioni, i servizi pubblici e i beni di consumo. I settori non ciclici sono stati meno esposti alla crisi fin dall'inizio, come ha rilevato un analista che copre il settore sanitario nordamericano: La caratteristica difensiva del settore dell’healthcare, conferisce resistenza al comparto. Alcuni fornitori hanno ricevuto fondi federali, ma non dipendono più da essi. L'utilizzo continuerà a riprendersi anche con lockdown.

Dall’altro lato i settori ciclici sono stati colpiti più duramente dal lockdown, impiegano generalmente più tempo a riprendersi e rimangono più esposti alla possibilità di ulteriori restrizioni. Un analista sui consumi discrezionali che si occupa di aziende europee afferma: "Un aumento significativo del numero di contagi significherebbe probabilmente che le aziende vedrebbero ancora una volta free cash flow negativi. La fine dei sussidi si tradurrà probabilmente in significativi licenziamenti". I bilanci possono far fronte a lockdown intermittenti, ma saranno più sotto pressione in caso di un altro blocco completo".

L’IT, un mix di sottosettori non ciclici e ciclici, sta beneficiando della particolare natura di questa crisi. Per esempio, lavorare a distanza ha portato a un maggior numero di acquisti tecnologici, mentre in un ciclo economico "normale" a fronte di una crisi, le vendite di computer normalmente soffrirebbero. Un analista del settore IT dice: "Tutti hanno appena accettato questo nuovo modo di lavorare e sono andati avanti".

Il cambiamento strutturale è in corso, ma potrebbero essere necessari ulteriori interventi

Circa un terzo di tutte le aziende globali ha già apportato modifiche strutturali alle proprie attività per far fronte alla pandemia, soprattutto nelle aree del commercio al dettaglio e del tempo libero, più colpite dalle regole di distanziamento sociale. Questo, in occasione delle ultime rilevazioni e dopo diversi mesi di letture negative, si riflette in un aumento delle aspettative sulle spese in conto capitale, anche se da una base molto bassa. Le aziende hanno investito per adeguarsi alle misure di sicurezza legate al Covid e ai cambiamenti della domanda nell'economia in generale.

Guardando al futuro, gli analisti si aspettano che alcuni settori (finanziario, industriale e sanitario) apportino ulteriori cambiamenti nei prossimi due anni. Un analista sul settore industriale che si occupa di compagnie aeree nella regione dell'Asia-Pacifico afferma: "Mi aspetto che le compagnie aeree apporteranno ulteriori cambiamenti strutturali sia alle operations che ai bilanci una volta terminata la pandemia".

Le banche, in particolare, sono state fortemente politicizzate a seguito della crisi finanziaria. Ora sono sotto pressione per aiutare le imprese colpite dalla pandemia a sopravvivere. Sono scoraggiate dal pagare i dividendi e vengono monitorate da vicino dai policymakers per garantire l'adempimento dei loro contratti sociali. Questo potrebbe rendere più difficile la ristrutturazione delle operations, anche se le abitudini di lavoro dovessero cambiare. Tuttavia, i nostri analisti riportano che molte banche saranno costrette ad adeguarsi alla realtà dei tassi più bassi e dei livelli di indebitamento complessivi più elevati e a rivedere il modo in cui operano nei mesi e negli anni a venire.

Lo stesso fenomeno si sta verificando in altri settori che ricevono il sostegno del governo. Una volta che tale sostegno sarà ritirato, ci aspettiamo che le aziende apporteranno ulteriori modifiche alle loro operations ed ai loro bilanci per rendere le loro attività più agili e, in ultima analisi, più resistenti.

Il sentiment verso la Cina è ancora positivo, ma altre regioni stanno recuperando terreno

Nonostante queste sfide a lungo termine, il sentiment del management ed gli indicatori principali hanno continuato a crescere mese dopo mese, con la graduale riapertura delle economie nazionali nonostante lockdown localizzati. Mentre le prospettive per la Cina sono ancora positive, il marcato vantaggio del Paese "first in, first out" rispetto alle altre regioni sembra essersi attenuato. L'Europa e gli Stati Uniti stanno iniziando a recuperare il ritardo con la ripresa dell'attività, ma da una base molto più bassa in quanto hanno subito un colpo più duro dalla crisi.

Cauto ottimismo sulla scia di una stagione di dati trimestrali meno negativi

Gli indicatori del sentiment stanno migliorando, le aspettative degli analisti sono più ottimistiche per quanto riguardano ricavi ed EBITDA rispetto a uno o due mesi fa, dopo quella che un analista azionario ha definito una stagione dei risultati "meno negativa del previsto".

Mentre le prospettive per le aziende del settore sanitario e tecnologico rimangono forti, i settori che avevano sofferto di più stanno ora iniziando a recuperare. I materiali hanno preso il primo posto questo mese ed hanno alimentato il sentiment positivo - il 78% degli analisti riferisce che gli indicatori principali sono positivi. Ciò è dovuto a vari fattori, dalla resistenza della domanda cinese a un dollaro USA più debole e alla corsa all'oro.