L’opinione di Sabrina Principi (BNP Paribas AM): investire nell’economia del Dragone con un ETF azionario sostenibile

Sabrina Principi
Sabrina Principi

CONTRIBUTO a cura di Sabrina Principi, head of Business Development ETF & Index Solutions per BNP Paribas Asset Management. Contenuto sponsorizzato da BNP Paribas.

La Cina è il turbo del motore asiatico, che a sua volta guida la crescita globale. I mercati azionari dell'Estremo Oriente si stanno sviluppando in modo dinamico e il fatto che l'intera regione stia avendo buone performance è dovuto al florido commercio intra-asiatico che impedisce un crollo economico. Tuttavia, per quanto incoraggiante e frenetica sia la ripresa, essa è distribuita in modo ineguale. In India e negli stati dell'Asean continua il lockdown, mentre Taiwan e Corea del Sud fanno registrare ottimi tassi di crescita economica. 

Crescita sostenuta

L'anno scorso l'economia del Dragone è stata una delle più resilienti. Con misure decise per combattere la pandemia, il governo è riuscito a contenere la diffusione del virus a livello locale. Inoltre, la politica monetaria e quella fiscale hanno stimolato l'economia su una scala senza precedenti. Quindi dopo un periodo iniziale di rallentamento economico c’è stata una significativa ripresa della produzione industriale, molto più veloce rispetto al resto del mondo. La Cina è riuscita a uscire dalla crisi causata dal coronavirus con un recupero a breve termine a forma di V: prima la produzione è rimbalzata e poi, a partire dal terzo trimestre del 2020, anche i consumi sono cresciuti. Oggi il Paese sta beneficiando di un'ampia ripresa nello sviluppo della propria economia e il risultato è una forte crescita degli utili e rendimenti azionari incoraggianti.

Doppia circolazione

Nell'ambito del 14° piano quinquennale la Cina ha anche introdotto il concetto di doppia circolazione: questo rientra in un cambiamento di politica che si concentra principalmente sulla crescita interna e sugli investimenti nelle infrastrutture high-tech. Il Paese vuole espandere la cooperazione con l'Europa, con gli altri Paesi asiatici e rimanere impegnato verso l'esterno, ma allo stesso tempo non vuole più essere dipendente da loro. Da questo approccio il governo di Pechino spera di ottenere una crescita sostenibile e stabile nella competizione strategica a lungo termine con gli Stati Uniti. Un'attenzione speciale deve essere posta su un'economia verde e rispettosa dell'ambiente. Il processo a più fasi composto da crescita qualitativa, doppia circolazione, innovazione tecnologica e indipendenza, nonché economia sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico hanno conseguenze dirette sugli investimenti in Cina.

Ciò andrà particolarmente a vantaggio delle imprese cinesi che operano nei settori delle infrastrutture, dell'innovazione, dell'intelligenza artificiale, delle reti 5G e dell'archiviazione dei dati, ma ne beneficeranno anche le imprese nei settori della sanità, della protezione dell'ambiente e delle energie rinnovabili. La crescita della domanda interna e la sostituzione delle importazioni con tecnologie locali saranno i fattori di crescita macroeconomici che gli investitori in Cina devono prendere in considerazione nei prossimi anni.

Investimenti conformi ai criteri ESG

Per permettere agli investitori di beneficiare dello sviluppo dinamico e sempre più sostenibile della Cina, BNP Paribas Asset Management ha creato una nuova soluzione di investimento: BNP Paribas Easy MSCI China Select SRI S-Series 10% Capped UCITS ETF è un comparto della famiglia di ETF lussemburghesi e si basa su un indice calcolato appositamente per questa strategia. L'indice MSCI SRI S-Series è basato su regole ben precise ed ha come indice madre l’MSCI China. I singoli titoli sono ponderati in base alla capitalizzazione di mercato e possono rappresentare un massimo del 10% dell'indice. L'intera gamma di azioni cinesi è idonea ad essere inclusa nell’indice: Red Chips, azioni H e B, P Chips, ADR e azioni del programma Stock Connect tra Hong Kong e la Cina continentale, che offre agli investitori accesso alle azioni A cinesi.

La strategia è concepita in modo da investire esclusivamente nelle imprese che tengono conto degli aspetti ambientali, sociali e di corporate governance sostenibile, cioè che agiscono in modo conforme ai criteri ESG. Vengono ricercate le imprese che si trovano ai primi posti del rispettivo gruppo di riferimento, in modo che le aziende "best-in-class", da una prospettiva ESG, siano rappresentate nella soluzione di investimento. Sulla scala ESG a sette gradini da AAA a CCC, queste imprese devono avere un rating ESG minimo di BB. A tal fine, l'indice MSCI SRI S-Series include l'analisi delle società e i rating di MSCI ESG Ratings, MSCI Business Involvement Screening Research e MSCI Climate Change Metrics.

I settori critici restano fuori

Oltre ai tre rating MSCI menzionati, anche MSCI ESG Controversies gioca un ruolo cruciale. Questo perché la strategia opera con criteri di esclusione e lascia fuori le azioni di imprese i cui beni e servizi hanno un impatto negativo sull'ambiente, sulle questioni sociali e sulla governance aziendale. Il quadro di valutazione MSCI ESG Controversies si basa su standard applicabili a livello internazionale. Tra questi figurano la dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dell'uomo e i principi di Global Compact, nonché la dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali sul lavoro dei tribunali dell'Organizzazione internazionale del lavoro.

Inoltre sono esclusi dall’indice e quindi dalla strategia ii settori delle armi, comprese le armi chimiche, biologiche, nucleari e le munizioni a grappolo, del tabacco, dello sfruttamento sessuale, dell'alcol, del gioco d'azzardo, degli organismi geneticamente modificati, dell'energia nucleare e dei combustibili fossili.

Indice MSCI China Select SRI S-Series 10% Capped

In media, la strategia comprenderà 104 azioni, la sua composizione sarà rivista e regolata trimestralmente e rappresenta una selezione dell'indice MSCI China di 747 titoli. L'ETF è classificato come sostenibile grazie alle esclusioni e all'approccio best-in-class applicati dall’indice da esso replicato e ricade sotto l'articolo 8 del Regolamento UE SFDR inerente all’informativa che i gestori di prodotti d’investimento devono fornire alla clientela in riferimento agli aspetti ambientali, sociali e di governance. 

La nuova strategia di BNP Paribas Asset Management arriva nel momento opportuno, non solo perché la Cina sta per fare il prossimo grande passo, ma anche perché le soluzioni di investimento sostenibili continuano a crescere a livello di importanza. Uno studio condotto tra investitori istituzionali ha rivelato che circa due terzi di essi ritengono che la pandemia di coronavirus accelererà lo sviluppo verso investimenti sostenibili. Poco più della metà degli intervistati ritiene che nei prossimi dodici mesi la maggior parte degli investimenti sarà destinata agli ETF azionari sostenibili1.

1Invesco ESG Institutional Investor Survey in 2020

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