Prospettive per il settore biotech nel 2021

Gianpaolo Nodari News
Gianpaolo Nodari, AD di J. Lamarck

Contenuto a cura di Gianpaolo Nodari, AD di J. Lamarck.

Il contesto macroeconomico caratterizzato da bassi tassi di interesse sembra confermare la continuità della tendenza rialzista delle biotecnologie anche per il 2021. Ricordiamo che il settore ottiene risultati particolarmente positivi in un contesto prolungato di bassi tassi di interesse, quando i bassi rendimenti delle obbligazioni spingono gli investitori ad assumersi rischi maggiori volgendosi al mercato azionario. Gli investimenti nel settore continuano a registrare un alto livello di crescita sia a livello pubblico che di impresa, con oltre un terzo delle IPO sui mercati statunitensi nel 2020 lanciate proprio da società biotecnologiche. I progressi scientifici, dai vaccini per il Covid-19 alle nuove terapie contro il cancro e le operazioni di M&A, unitamente ai classici fondamentali, rappresentano catalizzatori di sicuro interesse per gli investitori. Vediamo quindi più da vicino gli ultimi sviluppi in alcuni ambiti di ricerca e le loro prospettive future.

Vaccini

Dopo decenni di false e lente partenze, grazie ai vaccini contro il Covid-19 di Moderna e BioNTech, l’RNAi è ora un approccio molto apprezzato e promettente per lo sviluppo di nuove terapie e vaccini. Moderna e BioNTech erano già concentrati sui vaccini per varie malattie, comprese quelle oncologiche, in contrapposizione a terapie o trattamenti farmacologici. Questa modalità rivoluzionaria permette uno sviluppo rapido e un ottimo tasso di efficacia dei vaccini prodotti.

Editing genetico

L’editing genetico continua a trasformare la medicina, non solo per le malattie genetiche. Le sperimentazioni cliniche di agenti di modifica del genoma basate sulle tecnologie CRISPR/Cas, cui è stato assegnato il premio Nobel per la chimica lo scorso anno, continuano a crescere. L'elenco delle aziende in gara è in continua espansione e a dicembre 2020 c’è stata l’operazione di Eli Lilly che ha acquisito un player della terapia genica nell'area neurologica, Prevail Therapeutics.

Oncologia

In oncologia sono le terapie con cellule CAR-T ad avanzare rapidamente, con più di 600 studi clinici in corso. Si prevede che questi trattamenti passeranno da poco meno di 1 miliardo di dollari di ricavi globali nel 2020 a oltre 10 miliardi di dollari nel 2024. Nonostante l’emergenza pandemica, l'oncologia rimane l'area di investimento più interessante grazie al maggior numero di finanziamenti sia pubblici che privati, oltre ad essere l’area in cui si concentra la maggior parte delle attività di M&A.

Malattie neurologiche e rare

Un altro ambito interessante per gli investimenti è costituito dalle malattie neurologiche e rare. I progressi degli studi sull'Alzheimer e sul Parkinson continuano ad essere difficili ma gli insuccessi dello scorso decennio sembrano essere stati utili per capire cosa non ha funzionato e come recuperare terreno nella lotta a queste patologie devastanti. Nel mese di marzo la FDA, l’autorità americana del farmaco, si pronuncerà su Aducanumab di Biogen per il trattamento del morbo di Alzheimer lieve e, se sarà approvato, si tratterà della prima terapia per la malattia.

Ora uno sguardo ai fondamentali del settore, con gli indicatori più significativi rappresentati dalle operazioni di M&A e dal tema molto dibattuto del prezzo dei farmaci.

M&A

Le biotecnologie sono tra i gruppi industriali più attivi nell’M&A. Risultati positivi negli studi in fase intermedia e avanzata, in particolare in oncologia, possono suscitare un forte interesse da parte dei colossi farmaceutici. Con lo scoppio della pandemia, l'attività di fusione e acquisizione è diminuita rapidamente nella prima metà del 2020, dove sono state effettuate meno di 10 miliardi di dollari di transazioni. Il recupero si è visto nella seconda metà dell’anno, quando sono stati registrati quasi 100 miliardi di dollari di accordi. Alcuni fattori, come l'indebolimento della morsa della pandemia, il denaro a basso costo e il calo del rendimento della R&S interna per le big Pharma, dovrebbero rilanciare le attività di fusione e acquisizione.

I prezzi dei farmaci

Il tema sempre vivo riguardante i prezzi dei farmaci, per ora accantonato, potrebbe riemergere quest’anno con l’attenuarsi della pandemia. Finora i prezzi di quasi 600 farmaci sono stati aumentati in media del 4,2%, in contrazione rispetto al 6% (su 639 farmaci) di un anno fa. I costi sanitari rappresentano una delle principali questioni di interesse pubblico negli USA. A nostro avviso, almeno durante il 2021, l'impatto sul settore sanitario sarà contenuto.

In conclusione, le biotecnologie continuano ad essere ben posizionate sulla base di promettenti progressi scientifici. A ciò ci aggiunge che un breakout dopo un consolidamento durato cinque anni è di buon auspicio per il settore.