Sostenibilità di cibo e acqua, perché cambiare il sistema attuale

Lacey Odey news
Mark Lacey e Felix Odey. Immagine ceduta (Schroders)

CONTRIBUTO a cura di Mark Lacey, head of Global Resource Equities e Felix Odey, Global Renewables analyst di Schroders. Contenuto sponsorizzato.

Nei prossimi anni si prevede che il sistema alimentare e idrico globale sarà messo a dura prova da due trend inevitabili. In primo luogo, la crescita della popolazione mondiale, che aumenterà a quasi dieci miliardi entro il 2050. Sfamare tutti sarà una sfida enorme: il WWF stima che avremo bisogno di produrre più cibo nei prossimi quattro decenni di quanto abbiamo fatto in tutti gli 8.000 anni di storia umana. In secondo luogo, l’insostenibilità allo stato attuale della catena alimentare per via delle emissioni di CO2, dello spreco di acqua, della minaccia alla biodiversità, della produzione di rifiuti e delle conseguenze di tutto ciò sulla salute. Inoltre gli effetti del cambiamento climatico porteranno probabilmente a fenomeni meteorologici imprevedibili, mettendo ulteriore pressione sui terreni coltivabili e sulle riserve di acqua dolce.

L’intera filiera alimentare è responsabile di circa il 25% delle emissioni globali di gas serra e del 65% dell'utilizzo di acqua dolce, il che significa che è una dei principali responsabili del cambiamento climatico e dello stress idrico, oltre ad essere uno dei settori che ne sarà maggiormente impattato. Allo stesso modo, a questo settore viene ricondotto, direttamente o indirettamente, circa il 60% dei due miliardi di tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno a livello globale.

Sono almeno tre i cambiamenti strutturali che devono avvenire per rendere il sistema alimentare e idrico più sostenibile: l’efficientamento della resa dei terreni agricoli; un cambiamento nelle diete e nelle abitudini alimentari; una grande riduzione dello spreco e dell’inquinamento. Questi cambiamenti sono tra loro  interconnessi e portano con sé  opportunità di investimento. Vediamo quali.

Per prima cosa la crescente popolazione mondiale ha bisogno di essere nutrita. Tuttavia, non possiamo semplicemente sfruttare più suolo. Infatti, data l'importanza degli alberi come deposito di anidride carbonica, potremmo aver bisogno di iniziare a riforestare la terra che è attualmente utilizzata per l'agricoltura. Per nutrire dieci miliardi di persone entro il 2050, la produzione agricola dovrà aumentare pur usando meno terra e allo stesso tempo riducendo la quantità di acqua utilizzata.

Un aiuto concreto può venire dalla tecnologia applicata ai sistemi di coltivazione. L'uso di sensori permette di trasmettere dati in tempo reale dal campo al computer, consentendo agli agricoltori di adottare un approccio più preciso e orientato ai dati. I sensori possono misurare i dati chimici del suolo (pH, nutrienti, contenuto di carbonio) così come i livelli di umidità e il flusso d'aria. Questo può aiutare ad aumentare le rese minimizzando la necessità di fertilizzanti o altri additivi chimici agricoli.

In secondo luogo, la sostenibilità del cibo e dell'acqua non riguarda solo come produciamo, ma anche cosa mangiamo. Questo significa che non è solo un problema degli agricoltori; tutti noi possiamo fare la nostra parte come consumatori adottando nuove abitudini alimentari. Per fare un esempio, le alternative al latte che non vengono adottate solo dagli intolleranti al lattosio, ma da un'ampia gamma di consumatori, per tutta una serie di ragioni tra cui la salute, l'ambiente, il benessere degli animali e il sapore. Il successo dei sostituti del latte potrebbe essere di buon auspicio anche per i sostituti della carne. Attualmente rappresenta solo l'1% del mercato della carne, ma se incontrasse lo stesso successo dei sostituiti del latte, questo segmento potrebbe decuplicare nei prossimi 10 anni.

Da ultimo, l’attività agricola oltre ad essere fortemente inquinante è un sistema enormemente farraginoso: il 44% di tutti i raccolti viene gettato prima di essere consumato. Ancora una volta, la tecnologia sarà un fattore chiave, ma altrettanto cruciale saranno il supporto e le politiche governative. Le misure di sostegno stanno iniziando, in alcune regioni, a essere più mirate. Un più ampio accesso alle moderne tecnologie agricole può aumentare le rese e ridurre gli sprechi mentre i regolamenti sui pesticidi potrebbero ridurre un più ampio danno ambientale. Lo spreco di cibo può anche essere ridotto a livello di vendita al dettaglio attraverso obiettivi legalmente vincolanti.

Tutto, dall'uso della terra all'alimentazione animale, alla produzione alimentare, alla lavorazione e alla tecnologia, al trasporto, alla vendita al dettaglio, all'imballaggio e al riciclaggio dei rifiuti, ha gioca un ruolo cruciale nella trasformazione del sistema nel suo complesso. Allo stesso modo, per quanto riguarda l’acqua, il controllo e la gestione, le attrezzature, il trattamento, il sistema idrico stesso dovranno cambiare drasticamente man mano che questa risorsa sarà sempre più scarsa. Stimiamo che siano necessari circa 30 mila miliardi di dollari per adeguare l’intero settore.

Le conquiste in ambito tecnologico, i miglioramenti nelle abitudini dei consumatori, l’impegno dei governi della promozione e difesa della salute e dell’ambiente, indicano come il sistema alimentare e idrico sia all’inizio di una fase di cambiamento strutturale. E come investitori azionari, vediamo il potenziale di rendimento che potrebbe derivare investendo in quelle aziende con i prodotti e le tecnologie utili e necessari per rendere concreto questo cambiamento.

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