Ora la BCE teme di più il rialzo dei tassi USA e quanto sta accadendo in Cina

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foto: autor capsicina , Flickr, creative commons

A rendere l’atmosfera pesante, in questa fase, non è più la Grecia. Bensì il mix esplosivo Cina/rialzo tassi della Fed. È quanto emerge dalle minute della riunione di luglio della Banca centrale europea. “Gli sviluppi finanziari in Cina potrebbero avere un impatto negativo superiore alle attese, considerando che il Paese ha un ruolo molto rilevante nel commercio mondiale”, si legge. “C’è da sperare che la questione sia sotto controllo. Nelle dichiarazioni delle autorità cinesi, per quello che valgono, si legge chiaramente una volontà di rassicurazione per i mercati”. Intanto la banca centrale cinese sta continuando a svalutare lo yuan nei confronti del dollaro ed è arrivata a farlo dell’1,1% rispetto al tasso ufficiale. Era già stata deprezzata la divisa nazionale contro il biglietto verde dell’1,6% e dell’1,9% nei giorni passati.

C’è poi il punto interrogativo sui tempi e i modi del prossimo rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti e delle sue potenziali ricadute. “A questo rischio potrebbero sommarsi gli effetti indiretti derivanti dal rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti sulla crescita delle economie dei mercati emergenti”, è scritto nel documento. Timore anche sul fronte dell’Eurozona: per la zona euro resta il rischio di una crescita economica più debole delle attese anche alla luce di alcuni dati macro come la deludente produzione industriale in primavera. Sono ridotti, invece, i timori espressi dalla BCE per la Grecia, sostenendo che i rischi derivanti dai negoziati in corso con i creditori internazionali sono “complessivamente contenuti” e che il terzo piano di salvataggio, se venisse pienamente concordato, rafforzerebbe la fiducia in tutta la zona euro.

Sta di fatto che non si possono comunque dormire sonni tranquilli dato che eventuali battute d’arresto dei negoziati potrebbero ancora avere un impatto negativo sulla fiducia e non bisogna sottovalutare i potenziali rischi di contagio in scenari particolarmente avversi. Nel complesso, quindi, per l’Eurotower i rischi sull’outlook economico della zona euro restano orientati al ribasso. In linea di massima, lo scudo che la BCE ha posto in essere a difesa dell’eurozona e dell’euro “sta funzionando”.