Oro, dalle valutazioni elevate alla ricerca di un “punto di ingresso”

Oro News
Jingming Pan (Unsplash)

L’oro è il bene rifugio per eccellenza, e avere posizioni in oro in portafoglio permette all’investitore di essere protetto dalla volatilità. Tuttavia, occorre fare delle riflessioni sulla sua efficacia in questo contesto di mercato. Nel corso dell’anno, infatti, il metallo per eccellenza ha mostrato un forte apprezzamento dettato dalle tensioni geopolitiche nel mondo (come si evince dal grafico).

WisdomTree Gold

Fonte: Borsa Italiana. Dati al 3 novembre 2022.

E nonostante sia bene ricordare che è opportuno avere una percentuale in qualsiasi tipo di portafoglio, non bisogna però dimenticare che le valutazioni del bene rifugio sono più alte rispetto a quelle degli anni passati. Attenzione quindi: ha senso comprare qualcosa che potrebbe essere già caro sul mercato?

Come ricorda Justin Jones, senior investment manager e Simon Fox, senior investment director, abrdn, l'oro è considerato un bene reale e ci si aspetta che mantenga il suo valore di fronte all'aumento dell'inflazione. “Questo perché gode di una fornitura relativamente costante e le nuove fonti sono limitate e conosciute, ma si tratta anche di un bene che non paga interessi”. Questi due fattori suggeriscono che il prezzo dell'oro dovrebbe rispondere alle variazioni delle aspettative sui tassi di interesse e sull'inflazione, “potrebbe aumentare di valore con l'inflazione, ma diminuire di fronte a tassi di interesse più elevati”.

Se le banche centrali dovessero fallire nella loro lotta contro l'inflazione perché costrette a interrompere l'aumento dei tassi di interesse prima del necessario, si potrebbe verificare una perdita di fiducia. “La funzione del denaro come riserva di valore potrebbe essere messa in discussione. Di conseguenza, il valore dell'oro, la moneta di ultima istanza, si rivaluterebbe fortemente rispetto alle valute cartacee, che subirebbero una perdita di potere d'acquisto”, spiega Bert Flossbach, co-fondatore di Flossbach von Storch.

Cosa pensano gli investitori italiani

Secondo un sondaggio commissionato da WisdomTree, in risposta alla volatilità e all’inflazione, gli investitori professionali hanno rivisto le proprie allocazioni di portafoglio. Per prepararsi a un ulteriore aumento dell’inflazione, tre quarti (75%) degli investitori professionali italiani intendono allocare o hanno già allocato gli asset sul segmento azionario. A fronte dell’analisi sull’oro, si tratta quindi di una percentuale superiore rispetto a quella registrata dagli asset storicamente considerati i più adatti per una copertura contro l’inflazione, come l’oro (23%), appunto, un ampio paniere di materie prime (32%) e le obbligazioni indicizzate all’inflazione (64%).