Continuare a prestare attenzione ai principali trend strutturali che influenzano l’economia. Parte da questo monito l'analisi di Nicolas Forest. "In primo luogo, ci riferiamo all'invecchiamento della popolazione, un fenomeno che sta accelerando ed è in gran parte il risultato dei progressi compiuti in termini di longevità. Questa sfida demografica richiede maggiori investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca medica e nelle tecnologie innovative. Richiede inoltre riforme strutturali per controllarne meglio l’impatto sulle finanze pubbliche", dice.
In secondo luogo, secondo il CIO di Candriam ci sono gli cambiamento climatico, che continuano a manifestarsi in tutti i continenti, con un impatto sempre più tangibile per le società ed economie, in particolare quelle più vulnerabili. "Sebbene la ripresa della produzione di combustibili fossili potrebbe temporaneamente esercitare una pressione al ribasso sui prezzi, riducendo la competitività delle energie rinnovabili e rallentando gli investimenti green, il processo di decarbonizzazione è destinato a continuare, anche se i progressi seguiranno tempistiche differenti nelle varie regioni", prosegue.
Infine, secondo il professionista, l'innovazione tecnologica rimane un fattore essenziale. "La rivoluzione dell’intelligenza artificiale, ancora agli albori, promette di trasformare profondamente la nostra società e avrà un ruolo chiave sia nel migliorare la qualità della vita di popolazioni che invecchiano sempre più, sia nell’accelerare la transizione energetica", ammette.
E conclude spiegando che, il prossimo anno "queste tendenze continueranno a presentare opportunità di investimento, ma porteranno con sé anche sfide e rischi che richiedono una rigorosa selezione degli emittenti. Le incertezze geopolitiche, combinate con valutazioni elevate, porteranno a un ritorno della volatilità e della dispersione, che favoriranno la gestione attiva. In questo contesto, gli investimenti alternativi sapranno offrire agli investitori soluzioni diversificate e non correlate".
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