Per Klaus Wiener, CEO di GIE, i rendimenti delle obbligazioni governative core si manterranno piuttosto bassi mentre i titoli azionari dell’area euro offriranno molto probabilmente ritorni totali a due cifre sia quest’anno che il prossimo.
Il lancio del QE da parte della Banca Centrale Europea (BCE) è stato il primo grande avvenimento dell’anno. Secondo gli analisti di Generali Investments Europe, questo detterà per diverso tempo la tendenza dei mercati finanziari. “I rendimenti delle obbligazioni governative core si manterranno piuttosto bassi”, afferma Klaus Wiener, Chief Economist di Generali Investments Europe, nel suo outlook mensile. “I rendimenti core così bassi spingeranno gli investitori verso asset più rischiosi; di conseguenza, i titoli azionari dell’area euro offriranno molto probabilmente ritorni totali a due cifre sia quest’anno che il prossimo”.
"Negli ultimi mesi, la prospettiva per l'economia dell’Eurozona è migliorata grazie ad una serie di fattori", spiega Wiener. "In particolare, man mano che i vari programmi della BCE mostreranno i propri effetti, si dovrebbe avere un più rapido aumento dei prestiti al settore privato. L'economia della zona euro beneficerà inoltre del rilevante calo del prezzo del petrolio e del forte deprezzamento dell'euro. Benché permangano alcuni significativi elementi avversi, ad esempio i rischi geopolitici e una crescita più debole nei mercati emergenti, una ricaduta nella recessione è diventata sempre più improbabile. Se non altro, alcuni macro indicatori della zona euro potrebbero iniziare a sorprendere positivamente nei prossimi mesi.
Per quanto concerne i titoli a tasso fisso, i rendimenti hanno continuato a calare, raggiungendo in alcuni casi nuovi minimi storici. Poiché i rendimenti statunitensi dovrebbero aumentare grazie alle solide condizioni interne e all’approssimarsi di un primo rialzo dei tassi di riferimento, il differenziale transatlantico dei rendimenti raggiungerà nuovi massimi. Le obbligazioni corporate non-finanziarie sono ancora attraenti in termini relativi. Proprio come l'economia, anche le azioni beneficeranno della debolezza dell'euro e dei prezzi molto più bassi del petrolio. Cosa ancor più rilevante, in uno scenario in cui i rendimenti continueranno a essere bassi per via del QE della BCE, la domanda degli investitori per questa asset class si manterrà alta. Di conseguenza, GIE prevede che le azioni dell'area euro garantiranno nei prossimi mesi prestazioni migliori rispetto a quelle di molti altri mercati del mondo sviluppato", conclude.