Piazza Affari, a luglio sarà la volta di Fineco

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foto: autor Air Force One, Flickr, creative commons

Lo scorso giovedì 17 aprile Fineco (controllata di UniCredit) ha presentato la domanda di ammissione al mercato Mta di Borsa Italiana e ha richiesto a Consob l’approvazione del prospetto relativo all’offerta pubblica di vendita e alla quotazione delle azioni. Un’altra ipo in arrivo sul mercato e di nuovo nel segmento del risparmio gestito, dopo la recentissima quotazione di Anima. Un altro sbarco in Borsa in un momento è particolarmente fecondo per i mercati in Italia. Infatti ci sono altre aziende che stanno puntando al listino di Piazza Affari come Cerved, Poste Italiane e Fincantieri.

La società ha fatto sapere che “l’operazione consentirà di valorizzare pienamente il potenziale atteso di FinecoBank, dando ulteriore impulso alla crescita della società e di ottimizzare ulteriormente il patrimonio di UniCredit”. La capogruppo, insomma, insiste sulla solidità patrimoniale della controllata Fineco, banca online e multicanale del gruppo, guidata da Alessandro Foti. In base ai rumors di mercato, il flottante si dovrebbe aggirare intorno al 30-35%, con un enterprise value globale di circa 2 miliardi, anche se è ancora tutto da decidere. In base all’operatività prevista, lo sbarco a Piazza Affari dovrebbe cominciare a partire dal mese di luglio. Ipo conclusa, Unicredit resterà comunque azionista di maggioranza.

Nel piano strategico 2013-2018 l’istituto guidato da Federico Ghizzoni aveva previsto azioni, come la quotazione di Fineco, in modo da liberare fino a 30 punti base di capitale. A fine 2013 Unicredit ha mostrato un indice di capitale common equity del 10,4% (9,4% anticipando pienamente gli effetti di Basilea 3), superiore all’8% richiesto dalla Bce per l’asset quality review. Per quanto riguarda l'ipo, Ubs Investment Bank e Unicredit Cib agiranno in qualità di joint global coordinator e insieme a Mediobanca quali joint bookrunner dell’operazione. Unicredit Cib sarà inoltre responsabile del collocamento per l’offerta pubblica mentre Mediobanca avrà anche il ruolo di sponsor. Gli advisor legali incaricati dall’emittente sono Bonelli Erede Pappalardo e Cleary Gottlieb Steen and Hamilton mentre Linklaters agisce in qualità di advisor legale dei joint global coordinators e dei joint bookrunner.

L’assemblea degli azionisti del 15 aprile ha nominato il nuovo board di FinecoBank, a seguito della scadenza del precedente. Sarà in carica per un triennio ed è composto da 9 consiglieri: il presidente Enrico Cotta Ramusino, il vicepresidente Francesco Saita, l’ad Alessandro Foti e i consiglieri Gianluigi Bertolli, Mariangela Grosoli, Pietro Guindani, Girolamo Ielo, Marina Natale e Laura Stefania Penna.

Oggi Fineco è una delle più grandi reti di consulenza in Italia con circa 2.500 personal financial adviser, è il broker leader per volumi intermediati sul mercato azionario e in Europa per numero di eseguiti, con quasi 900 mila clienti, 2,5 miliardi di raccolta netta e 43,6 miliardi di total financial asset a dicembre 2013. I ricavi totali l’anno scorso sono scesi a 370 milioni e l'utile ante imposte a 162 milioni. Per quanto riguarda i servizi d’investimento, Fineco ha una piattaforma con quasi 5 mila tra fondi comuni d'investimento e comparti di Sicav gestiti da 63 case d'investimento internazionali e italiane e ha accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di investire in Cfd, future, opzioni, obbligazioni, Etf e certificati di investimento.