PIMCO, come posizionarsi per un rimbalzo della crescita

Dan Ivascyn notizia
Dan Ivascyn, immagine ceduta

I mercati hanno già prezzato una forte ripresa della crescita economica globale nel corso di quest'anno e le politiche delle banche centrali molto accomodanti, unite a condizioni di finanziamento piuttosto convenienti, hanno favorito un rally piuttosto marcato dei segmenti orientati al rendimento negli ultimi 12 mesi.

“Pensiamo sia il momento di cominciare a togliere alcune fiche dal tavolo, in particolare in alcuni di quei settori che hanno guidato la ripresa, come ad esempio alcune aree più generiche del credito investment grade e high yield, per concentrarsi maggiormente su alcuni dei settori ciclici per cui questa ripresa della crescita sarà positiva, come per esempio il gaming o tempo libero, o quei settori che beneficeranno di una ripresa dei viaggi globali”, così esordisce Dan Ivascyn, Chief Investment Officer di PIMCO nell’esporre la sua view. A ciò si aggiunge una tendenza da parte dell’asset manager di concentrarsi maggiormente sui segmenti difensivi del set di opportunità che presentino fondamentali molto forti rispetto a prima di questo periodo di volatilità. I mercati immobiliari globali ne sono un esempio. “Alcuni mercati di prodotti strutturati, sostenuti da beni durevoli continuano ad essere aree da sovrappesare nel segmento del portafoglio orientato al rendimento. Infine, i mercati emergenti ci sembrano sempre più interessanti. Si tratta di aree che, ancora una volta, dovrebbero beneficiare della ripresa globale più sincronizzata” prosegue l’esperto.

Più inflazione richiede maggiore qualità nell’obbligazionario

PIMCO si aspetta un ritorno della crescita ma anche una ripresa piuttosto significativa dell'inflazione, almeno nel corso dei prossimi mesi. Prevede tuttavia che questo ritorno dell'inflazione sia temporaneo, con un livellamento che non si discosterà troppo dai tassi obiettivo della banca centrale statunitense. Quindi, dato che nello scenario di base di PIMCO l'inflazione rimarrà relativamente sotto controllo, stanno iniziando a vedere più valore nei segmenti di qualità superiore del mercato obbligazionario.

Rispetto alla media storica i rendimenti delle obbligazioni di alta qualità appaiono ancora un po' costosi, forse non sorprendentemente, perché si aspettano di vedere un considerevole sostegno da parte della banca centrale statunitense. Prevedono che in questa fase la Fed rimarrà in attesa in termini di tassi di politica a breve e continuerà a sostenere le obbligazioni di alta qualità lungo la curva dei rendimenti attraverso il loro programma di QE che dovrebbe proseguire per quest'anno e probabilmente anche all'inizio del prossimo. All'inizio di quest'anno erano abbastanza sulla difensiva per quanto riguarda il rischio di tasso d'interesse, tuttavia dopo il recente sell-off, stanno diventando più neutrali, ma rimangono ancora difensivi in termini di posizionamento generale. “Se dovessimo vedere i tassi d'interesse continuare a salire, mantenendo il nostro scenario di base per la crescita e l'inflazione, ci aspetteremmo di tornare ad esporci almeno in parte all’obbligazionario di alta qualità rispetto al quale siamo attualmente un po' sottopesati” ha affermato Dan Ivascyn.

Sebbene l'inflazione rimanga contenuta, non mancano i rischi di un rialzo a breve termine. “Chiaramente c'è una potenziale spinta al rialzo dovuta al continuo e significativo stimolo fiscale”, ha proseguito il CIO,  “altri fattori legati all'offerta nell'economia e, nel lungo periodo, ci sono potenti forze disinflazionistiche che resisteranno. L'innovazione tecnologica è una di queste”, conclude.

Il prossimo rallentamento economico o shock negativo potrebbe portare a una maggiore pressione sulle valutazioni del mercato finanziario, un altro fenomeno che può essere di natura disinflazionistica. “A lungo termine, vediamo dei rischi inflazionistici abbastanza equilibrati, mentre nel breve termine c'è questo rischio di overshooting. Il costo per proteggersi da questo tipo di scenari per gli investitori rimane relativamente basso su base storica, e pensiamo che nel contesto di un portafoglio multiasset abbia senso procurarsi una certa protezione contro questo tipo di scenario di rischio, almeno nel contesto attuale”, spiega Ivascyn.

Le banche centrali hanno imparato la lezione

PIMCO si aspetta che la Federal Reserve rimanga in attesa in termini di politica dei tassi di interesse per diversi trimestri, anche di fronte a una forte crescita e a un'inflazione al di sopra dell’obiettivo attuale. Pensano anche che cercherà di ridurre gli acquisti verso la fine di quest'anno o all'inizio del 2022, e questo potrebbe essere problematico per i mercati, perché ciò avverrà probabilmente in un contesto di crescita molto forte e di pressione inflazionistica temporanea. Rispetto a qualche anno fa, le banche centrali hanno imparato la lezione. Saranno molto attente a comunicare attentamente e chiaramente ai mercati e ad essere molto misurate in qualsiasi tipo di programma di tapering che intraprenderanno nel corso di quest'anno e nel 2022.

“Quello che stiamo cercando di fare è bilanciare le considerazioni top down con una attenta analisi bottom up, cercando di concentrarci sulla flessibilità. Con una maggiore flessibilità, infatti, c'è un'enorme opportunità di trarre potenzialmente vantaggio da rendimenti più elevati per la stessa unità di rischio”, ha chiosato il Chief Investment Officer di PIMCO. Un'area in particolare che sembra piuttosto attraente è la possibilità di muoversi lungo lo spettro della liquidità. Nel corso degli ultimi 12 mesi c'è stata una massiccia risposta politica al rallentamento economico, che in molti casi ha comportato significativi acquisti diretti di titoli a reddito fisso, obbligazioni societarie tradizionali, obbligazioni ipotecarie, buoni del tesoro. “Quindi, rinunciando a un po' di liquidità, espandendo il set di opportunità, gli investitori possono generare rendimenti molto interessanti in alcuni segmenti privati del mercato e in alcune aree di natura più complessa che possono fornire rendimenti aggiustati per il rischio molto interessanti. La personalizzazione, la flessibilità, la capacità di scambiare la liquidità con un rendimento più robusto e più elevato sono molto attraenti al momento e sono aree su cui rimaniamo concentrati nel nostro processo di investimento” ha concluso Dan Ivascyn, Chief Investment Officer di PIMCO.