Presidenziali USA: a un mese dalle elezioni, il punto sulle posizioni di Clinton e Trump

Clinton Trump
trestomatoes, Flickr, Creative Commons

Per Donald Trump il secondo dibattito presidenziale non è stato una passeggiata. Il candidato repubblicano è arrivato al secondo dei tre appuntamenti previsti avvolto dalla bufera scatenata per la diffusione di un video nel quale lo si sente esprimere commenti offensivi e sessisti nei confronti delle donne (che rappresentano il 53% dell’elettorato statunitense). Secondo Libby Cantrill, head of public policy di PIMCO, “l’obiettivo di Trump durante il dibattito è stato quello di cercare di limitare i danni e distrarre l’attenzione dell’elettorato dalle richieste di abbandonare la corsa per la Casa Bianca”, obiettivi raggiunti secondo l’esperta. “Nonostante un primo momento di incertezza, Trump è riuscito a recuperare terreno attaccando la Clinton sui suoi punti deboli, compresa la storia delle email e dei discorsi pagati da Wall Street. Clinton, dal canto suo, è apparsa preparata e concentrata sulla politica, ma alcune delle sue risposte hanno deluso i presenti (durante il dibattito i candidati rispondevano alle domande degli elettori e delle elettrici) e non è riuscita a sferrare alcun colpo decisivo”, aggiunge l’esperta. Tuttavia, “è improbabile che le mosse di Trump durante il dibattito possano fargli guadagnare fascino e soprattutto convincere gli indecisi, che in queste elezioni sono molti di più del normale”.

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