Un faro sull’impatto del private banking nel finanziamento delle piccole e medie imprese italiane, in particolare di quelle non finanziarie, e sul ruolo centrale giocato dai fondi di investimento alternativi (FIA). Sulla definizione di questo scenario si è sviluppata la conferenza “Il contributo del Private Banking nella crescita degli investimenti in PMI”, promossa dall’Associazione italiana private banking (AIPB) in collaborazione con Neuberger Berman. L’appuntamento ha fornito l’occasione per discutere le principali evidenze del progetto di ricerca condotto da Vincenzo Butticé, assistant professor al Politecnico di Milano, che a maggio dello scorso anno aveva ottenuto l’assegnazione del Bando AIPB dedicato a ricercatori di dipartimenti economico-finanziari di Università italiane. “La ricerca condotta dal Politecnico aggiudicataria del bando AIPB, ha offerto l’opportunità di approfondire la dimensione e il valore dell’impatto della nostra industria sull’economia reale e la comprensione delle dinamiche che interessano le PMI, mettendo in evidenza il ruolo fondamentale dei patrimoni privati nell’affiancare l’ambizioso sforzo pubblico che il piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) richiederà nel prossimo futuro”, ha commentato il presidente dell'associazione Paolo Langé aprendo i lavori della conferenza, che ha visto la presenza anche dell’onorevole Massimo Ungaro, membro VI Commissione Finanze della Camera, e Stefano Cappiello, dirigente generale del MEF, VI Direzione sistema bancario e finanziario Dipartimento del Tesoro.
Private banking, la posta per il finanziamento delle PMI italiane si gioca (anche) sui FIA

Ronald Cuyan, Unsplash
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