L’head of Portfolio Management Private Equity Paul Newsome illustra gli elementi chiave del processo di investimento del gestore indipendente. Focus sul mid-market, su temi di investimento di lungo periodo e sulle competenze locali di un team globale.
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"Siamo tra le poche piattaforme di private equity con un focus sul mid-market globale. Si tratta di un segmento dalle molteplici opportunità, ma di non facile accesso per tutte le case di gestione. Sono indispensabili delle competenze storicamente consolidate e un vasto network di relazioni per individuare le migliori aziende", così Paul Newsome, head of Portfolio Management Private Equity di Unigestion definisce l’approccio della casa di gestione.
L’asset manager globale e indipendente, fondato nel 1971 e con sede centrale a Ginevra, è attivo nel private equity da oltre trent’anni e in questo comparto gestisce masse per oltre 11 miliardi di dollari. Intervistato da FundsPeople, Newsome ha presentato gli elementi distintivi di Unigestion, l’approccio agli investimenti nel private equity e i punti di forza che permettono alla società di navigare con successo ambienti di mercato eterogenei.
Focus sul PE mid-market
Quello di oggi non è un contesto semplice per il private equity. Il settore prova a lasciarsi alle spalle un 2023 nero, che ha coinciso con il calo più marcato di questo mercato dalla crisi finanziaria globale del 2008. “Sebbene per l’industria il 2023 sia stato un anno difficile con una contrazione significativa del numero di exit, per Unigestion è stato un anno positivo”, afferma Newsome. “Prendendo in considerazione ad esempio il nostro portafoglio di investimenti diretti, l'anno scorso abbiamo realizzato circa otto operazioni di exit, con dei multipli medi di uscita superiori a 3x l’investito ”, dice Newsome.
“Ciò è avvenuto grazie alla nostra capacità di individuare aziende leader in mercati di nicchia che beneficiano di un’esposizione limitata a temi ciclici e che quindi per le loro caratteristiche sono in grado di crescere anche in contesti difficili”, continua l’esperto. “Il fatto che gli ultimi due anni siano stati molto sfidanti mette in evidenza il valore e la robustezza della nostra strategia. Ora che si è conclusa l’era del free money dalle Banche centrali ad affermarsi saranno soltanto i gestori con strategie vincenti”, dichiara.
“Investiamo in tutti i segmenti del private equity: mercato primario, secondario e investimenti diretti. Ma sempre esclusivamente nel mid-market. Questo è uno degli aspetti chiave che ci ha permesso di crescere e ottenere risultati molto soddisfacenti”, continua Newsome. “Disponiamo di una base di relazioni con gestori di fondi e società molto solida. E Un nostro ulteriore vantaggio competitivo è che abbiamo una comprovata esperienza nel selezionare gestori emergenti. Lo facciamo sin dagli anni '90 e siamo riconosciuti come pionieri in questo campo. Siamo stati i primi a investire in gestori che oggi sono considerati leader in diversi settori economici. E la nostra fiducia viene ripagata non solo dalle performance interessanti, ma anche dalle relazioni forti e durature che andiamo a creare nell'ecosistema del private equity”, dice Newsome.
Tre livelli di alpha
L’approccio di investimento nel private equity di Unigestion è denominato ‘triple alpha’, e punta a generare alpha a tre distinti livelli. Il primo è per l’appunto il focus sul mid-market. “Gli investimenti nel mid-market hanno permesso di generare storicamente dei rendimenti superiori rispetto al mercato delle large-cap e senza la necessità di assumere rischi aggiuntivi. Questo perché parte del rischio è compensato dal fatto che le aziende sono sostenute nei loro piani di crescita senza far ricorso alla leva finanziaria o con una leva moderata”, dice il professionista.
Il secondo livello è chiamato ‘alpha tematico’: “Abbiamo individuato sette temi d'investimento che ci guidano nella scelta delle società e dei settori su cui puntare. Si tratta di temi dove rintracciamo una crescita di lungo periodo non correlata ai cicli economici. Alcuni di questi temi sono: transizione climatica; efficienza delle risorse; città sostenibili; efficienza dei servizi; futuro del lavoro; benessere personale; futuro dell’assistenza sanitaria”, dice l’esperto che sottolinea infine che il terzo livello di alpha è rappresentato dalla competenza e dall’esperienza del team di investimento. “Abbiamo uno dei più grandi team di esperti dedicati esclusivamente al private equity mid-market globale, con oltre 70 figure professionali che operano in Europa, Nord America e Asia Pacifico per individuare le opportunità locali e gestire i portafogli”, spiega Newsome.
Infine, anche la tecnologia e l’intelligenza artificiale hanno un ruolo di primo piano in questo processo. “Per agevolare la selezione delle aziende facciamo ricorso a uno strumento molto sofisticato di intelligenza artificiale sviluppato internamente. Questa soluzione tecnologica è in grado di prevedere se un investimento supererà una determinata soglia di rendimento con un tasso di accuratezzadi pari a circa l’80 per cento. Ci aiuta a ottenere rendimenti migliori di quelli che sarebbero possibili con le sole capacità umane”, dice Newsome.
Focus su clienti istituzionali
Tra i gestori indipendenti più longevi in Europa, Unigestion si rivolge principalmente alla clientela istituzionale: fondi pensione, compagnie assicurative e istituzioni finanziarie. Ma anche a family office e individui HNW. Inoltre, vanta un'esperienza decennale nella gestione di mandati su misura, che a oggi rappresentano oltre il 60% del patrimonio in gestione. La società è da sempre molto attiva anche nel mercato italiano, che rappresenta un mercato strategico e dall’elevato potenziale: “Nonostante il 2023 sia stato un anno difficile per tutta l’industria del private equity, siamo riusciti a difenderci e abbiamo registrato buoni risultati. In questi primi mesi del 2024, per i tassi ancora alti, osserviamo che buona parte degli investitori conserva una posizione di attesa. Ma stiamo riscontrando segnali positivi da parte del mondo istituzionale che sta tornando progressivamente a investire nel private equity”, afferma Stefania Pisu, head of Southern Europe di Unigestion. “Grazie al nostro posizionamento sul mid-market e alla qualità dei nostri investimenti abbiamo continuato a generare liquidità, un aspetto molto valorizzato dagli investitori specialmente in questa fase di mercato”, conclude.