Le regioni del Nord Italia guidano la classifica con più sottoscrizioni nette di prodotti del risparmio gestito nei primi tre trimestri del 2014, secondo la Consob. Ma il Lazio vince su tutte.
Che il risparmio gestito in Italia vada a gonfie vele è un dato di fatto. Il 2014 si è chiuso con una raccolta netta di 134 miliardi, in un Paese che che non cresce da oltre cinque anni. Per trovare un risultato più alto occorre tornare indietro al 1999 quando il settore registrò in dodici mesi entrate nette per un totale di 88 miliardi. Pochi numeri sono sufficienti per testimoniare le profonde trasformazioni a cui il mercato italiano dei fondi comuni è andato in contro da quel momento, sopratutto per quanto attiene alla competizione e all'arricchimento dell'offerta. Oggi poi l'effetto QE è stato un volano: secondo gli ultimi dati relativi allo scorso febbraio i flussi netti sono stati già di 20 miliardi di euro, più del doppio rispetto ai 9 di gennaio.
Ma quali sono le regioni che risparmiano di più in Italia? Secondo i dati dell'ultimo bollettino statistico della Consob le famiglie che investono in fondi si trovano concentrate in Nord Italia, soprattutto in regioni come Piemonte (10,3 miliardi), Emilia Romagna (5,4 miliardi) e Veneto (4,3 miliardi). Bene anche Toscana (3,3 miliardi) e Liguria (3,1). Ma la regione in assoluto con più alte sottoscrizioni nei primi tre trimestri del 2014 è stata il Lazio, con 11, 2 miliardi di euro. A sud Campania e Sicilia sono le regioni con più sottoscrizioni con rispettivamente 1,5 e 1,3 miliardi, dove si distinguono le province di Napoli e Palermo.
Fonte: Consob