Quanto è importante l’ESG nel debito sovrano?

Una ricerca di PIMCO conferma che gli score ESG sono importanti fattori nella determinazione degli spread creditizi del debito sovrano. I titoli governativi emessi dai Paesi con il più alto punteggio sociale e di governance tendono a sperimentare una restrizione degli spread. Vediamo come.

Sulla base di un set completo di 100 dati di titoli governativi, tra mercati sviluppati ed emergenti nel periodo che va dal 2006 al 2018, analizzato con periodicità annuale, sono state valutate variabili che includono spread di credito, prezzi, indicatori macroeconomici e creditizi specifici per ogni Paese e indicatori finanziari di mercato globali. Viene usato un modello proprietario che assegna un rating in base ai tre pilastri ambiente (E),  sociale (S) e governance (G). Esempi di variabili per ciascun pilastro sono: le emissioni di gas a effetto serra e la quota di combustibili fossili e rinnovabili nell'uso dell'energia; capitale umano e la parità di genere e il controllo di corruzione e stabilità politica.

Secondo una prima constatazione l'integrazione di fattori ESG è importante per prezzare il rischio sovrano. Semplicemente guardando i dati grezzi, gli analisti di PIMCO hanno scoperto che c’è una relazione tra i livelli di spread e il punteggio ESG. Ad esempio, dai dati di dicembre 2018 si è rilevato che l’Option-adjusted spread (OAS) del 20% del campione con punteggi ESG superiori è di 41 punti base (bps) mentre la media delle OAS nella parte del 20% più basso è di circa 359 bps. Questi numeri, tuttavia, non tengono conto di altri effetti, quali le differenze di natura finanziaria come ad esempio il PIL pro capite o debito su PIL. Al fine di includere l'effetto di questi altri fattori ed effettuando la regressione sopra descritta, la significatività del risultato è stata di circa il 95%, confermando quindi la relazione. In altre parole, i fattori ESG hanno un effetto diretto e indipendente sugli spread sovrani e non hanno necessariamente solo un effetto attraverso il loro impatto sulle variabili finanziarie.

Governance e fattori sociali sono importanti di per sé

Per fare un’analisi più approfondita il team di ricerca ha valutato i risultati in relazione ai 3 pilastri “E, S e G”, che a loro volta comprendono delle sotto-variabili, per vedere se esiste un fattore chiave nel guidare gli spread. I risultati sono intuitivi, in quei Paesi con più stabilità dei governi e con maggiore capitale umano in genere hanno migliori trend di crescita e minori rischi di dissolvenza o di spesa inefficiente, portando a migliori rapporti di credito nel tempo. Un più alto punteggio sociale e di governance porta a spread più stretti, ma non è detto il contrario. Ciò vale non solo nel lungo termine, ma anche nel breve.

Le analisi ESG hanno un peso maggiore nei mercati emergenti

Separando le analisi tra mercati emergenti e sviluppati, si è visto che, a parità di condizioni, gli spread dei mercati sviluppati sono mediamente più stretti di quelli dei mercati emergenti. Questo risultato è coerente con l'opinione che gli spread dei mercati emergenti riflettono anche altri fattori, oltre quelli quantitativi macroeconomici, creditizi ed ESG, quali la maggiore incertezza dei risultati e la minore liquidità del mercato. È interessante notare che l’impatto dei fattori governance e ambiente sia simile nei Paesi sviluppati ed emergenti, mentre il coefficiente sociale ha effetti maggiori sui Paesi sviluppati. 

I mercati premiano o puniscono i comportamenti ad alta qualità ESG degli Stati?

Fonte: PIMCO, Markit, Bloomberg, World Bank, United Nations Development Program, Haver Analytics, and Moodys a Settembre 2020

Nel complesso, non c'è alcuna prova di costi aggiuntivi significativi (o vantaggi) associati ad un investimento altamente ESG. Infatti l'analisi mostra una performance positiva per la strategia long/short ESG, tuttavia PIMCO rimane cauto nell'interpretare che gli investimenti sostenibili sovraperformino quelli che non integrano tali fattori, dato che gli  Sharpe ratio non sono significativi al 95% e non ci sono quindi prove schiaccianti. I risultati della ricerca suggeriscono che l'anticipazione tempestiva dei punteggi ESG possa migliorare il potenziale rendimento degli investimenti nel debito sovrano e supportano l’importanza di una gestione attiva nell’universo ESG di questa asset class.