Gli accordi tra Atene e Bruxelles falliscono, di nuovo. Ma davvero ci troviamo di fronte ad una crisi così importante? Ecco cosa ne pensa il noto investitore statunitense Wilbur Ross.
Nulla da fare. Da una parte la Germania "non si farà ricattare". Dall'altra la Grecia non accetterà le riduzioni delle pensioni e dei salari o aumenti, attraverso l'Iva, dei prezzi di prodotti di prima necessità. Respinta quindi al mittente la richiesta del Fmi, che insiste sui tagli alle pensioni per l’1% del PIL greco, ossia 1,8 miliardi di euro all’anno, e nuove entrate attraverso l’aumento dell’IVA. L’ennesimo fallimento delle trattative per il salvataggio di Atene nel weekend ha lasciato qualche segnale di sofferenza sui mercati, uno strascico di polemiche partigiane ora verso l'una ora verso l'altra fazione e poche, o meglio pochissime, affermazioni fuori dal coro.
Una tra tutte quella del famoso multimiliardario americano Wilbur Ross: "Quella greca è una crisi sopravvalutata, senza alcun senso. Basta guardare i numeri: Atene vale il 2% del PIL europeo. I suoi scambi con l’Europa arrivano a 50 miliardi di euro. Insomma una goccia nel mare", ha detto il magnate alla Cnbc. Come a dire, forse l'Europa sta facendo troppo baccano per una questione che potrebbe essere risolta con facilità. Il nulla di mister Ross, in questo caso, ammonta a circa 1,3 miliardi di euro da lui investiti, insieme ad altri soci, nella terza banca di Atene, la Eurobank Ergasias, nell'aprile 2014, diventando il maggior azionista.
"Essendo un fatto economico singolare, non succederà molto né all'economia europea né tantomeno a quella degli Stati Uniti", ribadisce Ross che continua ad essere fiducioso che il governo greco riesca a trovare un accordo con i suoi creditori e rimanere nell'Eurozona. D'altronde "l'uscita dall'euro provocherebbe un'austerità peggiore di qualsiasi cosa imposta dalle istitutizioni", aveva detto il magnate qualche giorno fa al New York Times. "In caso di rottura, i sacrifici per i greci sarebbero immensi, molto superiori a qualsiasi austerità. Sono certo che la BCE fornirà tutta la liquidità necessaria per far ripartire l’economia. E in breve tempo si riapriranno le porte dei mercati finanziari".