Nulla da fare. Da una parte la Germania "non si farà ricattare". Dall'altra la Grecia non accetterà le riduzioni delle pensioni e dei salari o aumenti, attraverso l'Iva, dei prezzi di prodotti di prima necessità. Respinta quindi al mittente la richiesta del Fmi, che insiste sui tagli alle pensioni per l’1% del PIL greco, ossia 1,8 miliardi di euro all’anno, e nuove entrate attraverso l’aumento dell’IVA. L’ennesimo fallimento delle trattative per il salvataggio di Atene nel weekend ha lasciato qualche segnale di sofferenza sui mercati, uno strascico di polemiche partigiane ora verso l'una ora verso l'altra fazione e poche, o meglio pochissime, affermazioni fuori dal coro.
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