Secondo l'Associazione, a maggio si è registrata una flessione nei dati di raccolta. Il patrimonio gestito complessivo è pari a 2.151 miliardi di euro.
Il mese di maggio non è stato positivo per l'industria del risparmio gestito.
Può essere che gli investitori abbiano ascoltato il vecchio detto: sell in may and go away? Oppure ricominciano i timori della fine di ciclo economico? Ci sono ancora moltissimi temi caldi sul piatto: la brexit, la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, l'anemia nella crescita dei prezzi e una crescita economica europea sempre più timida. Un importante evento da non perdersi sarà sicuramente il G-20 di Osaka. Ma vediamo insieme i numeri:
La raccolta netta dell’industria del risparmio gestito segna a maggio una flessione di -5,5 miliardi di euro. Si registrano deflussi sia nelle gestioni collettive (-2,3 miliardi) che nelle gestioni di portafoglio (-3,2 miliardi). Dobbiamo preoccuparci? Beh non dobbiamo dimenticarci che le sottoscrizioni nette da inizio anno superano sempre i 46 miliardi di euro e che il patrimonio gestito complessivo è pari a 2.151 miliardi di euro. Di cui, il 50,5% degli asset è investito nei mandati (1.087 miliardi), il restante 49,5% è impiegato nelle gestioni collettive (1.064 miliardi).
Tra i fondi aperti, le sottoscrizioni si sono indirizzate verso i monetari (+2,3 miliardi), gli obbligazionari (+218 milioni) ed i bilanciati (+98 milioni).
RACCOLTA MENSILE |
-5,5 mld |
PATRIMONIO GESTITO |
2.151 mld |
Fondi monetari |
+2,3 mld |
Fondi obbligazionari |
+218 mln |
Fondi bilanciati |
+98 mln |
Fondi di diritto estero |
-160 mln |
Fondi di diritto italiano |
-2,1 mld |
Analizzando più nello specifico i fondi aperti, che sono quelli che più ci interessano, notiamo che i maggiori esborsi sono stati sui fondi azionari (-2,759 miliardi) e flessibili (-2,075 miliardi). A maggio moltissimi investitori hanno fatto uno switch da investimenti azionari a obbligazionari, in modo tale da portare a casa i frutti raccolti nel primo trimestre sul mercato azionario e cogliere le opportunità derivanti da un appetitoso calo dei rendimenti sul mercato fixed income. Da notare anche il dato sui fondi monetari (2,275 miliardi di euro) che ci fa intendere che il mondo del risparmio sta aumentando l'investimento liquido.Per completare l'analisi, andiamo a vedere quali sono stati i movimenti di capitale nelle dieci principali entità dell'industria del risparmio gestito italiano: al primo posto troviamo sempre il Gruppo Generali che ha registrato dei riscatti per 1 miliardo di euro, seguito da il Gruppo Intesa Sanpaolo e Amundi Group, che hanno perso rispettivamente 479 milioni e 716 milioni. Qui di seguito la lista dei primi dieci per asset under management:
Assogestioni: Dati (in milioni di euro) ordinati per patrimonio gestito, mese di maggio.