Riapertura della Cina: la parola ad Ariel Bezalel e Alejandro Arevalo

Ariel Bezalel Notizia
Ariel Bezalel, immagine concessa, Jupiter AM

Nella tappa di Lisbona di un recente roadshow sul reddito fisso organizzato da Jupiter AM, sono state passate in rassegna le principali opportunità del mercato obbligazionario, con particolare attenzione ai mercati emergenti. Essendo la Cina la seconda economia mondiale, la situazione attuale del Paese non poteva non essere argomento di discussione, anche per l'impatto che la riapertura del Dragone potrebbe avere sull'economia dei Paesi sviluppati.

Per Ariel Bezalel, Head of Fixed Income e gestore del Jupiter Dynamic Bond, le prospettive attuali sono diverse da quelle viste in passato. Dal 2016, il rapporto debito/PIL della Cina è raddoppiato, superando persino l'ammontare del debito degli Stati Uniti. In passato, la ripresa economica è stata trainata da enormi pacchetti di stimolo fiscale e da un forte settore delle infrastrutture e dell'edilizia residenziale. Questa volta l'attenzione si concentra sui consumi, dove si riscontrano alti livelli di domanda repressa. "Mi aspetto che l'economia cinese cresca del 3%-5%. Tuttavia, dovrà anche affrontare i problemi legati all'alto livello di indebitamento, all'invecchiamento della popolazione, mentre sta ancora lottando per risolvere il problema del settore immobiliare", spiega.

Opportunità in Cina, tutto sommato

Nonostante le criticità, Alejandro Arevalo, gestore del portafoglio Emerging Debt di Jupiter AM, ritiene che in Cina vi siano opportunità di investimento. È corretto affermare che i livelli di indebitamento sono elevati, tuttavia il gestore ritiene che sia necessario analizzare più a fondo l'accumulo del debito. La stragrande maggioranza è detenuta dalle famiglie, spiega, il che significa che è tra lo Stato, le banche e le organizzazioni governative, il che garantisce una certa flessibilità.

Arevalo concorda con l'opinione espressa dal suo collega di Jupiter AM: "La crescita dell'economia cinese deve essere sostenuta dai consumi, e la gente è disposta a consumare". Si aspetta un aumento dello slancio del credito e un'attenuazione dei problemi legati al settore immobiliare, data la sua importanza nell'economia cinese.

Guardando ora all'impatto di questa enorme economia sul resto del mondo, Bezalel prevede un impatto limitato sull'inflazione percepita nel mondo sviluppato. Come abbiamo visto in precedenza, ora lo scenario è diverso. "Il nuovo scenario economico attenuerà l'impatto sul resto del mondo", prevede. La Cina è un importatore di circa il 50% del rame mondiale, ma il rame è stato utilizzato soprattutto nell'edilizia, per cui si prevede una forte riduzione della domanda, che eviterà una forte pressione di acquisto sui livelli dei prezzi delle materie prime. Infine, Bezalel ritiene che con gli Stati Uniti e l'Europa sull'orlo della recessione, la domanda di beni e servizi cinesi sarà relativamente più bassa, riducendo l'impatto dei prodotti cinesi sull'inflazione globale.