Ricchezza finanziaria dei clienti delle reti, incrementi annui superiori alla media del Paese (nonostante il 2022)

Maurizio Primanni News
Maurizio Primanni, foto ceduta (Excellence Consulting)

Gli italiani che hanno affidato i propri risparmi alle reti di consulenti finanziari hanno visto crescere la propria ricchezza in misura maggiore rispetto alla media complessiva del Paese. Tuttavia l’effetto dei cosiddetti “cigni neri” (come la pandemia da Covid-19 e, nel 2022, il conflitto in Ucraina) hanno in gran parte eroso il vantaggio di rendimento accumulato. A rilevare questa tendenza è una ricerca di Excellence Consulting che compara la crescita della ricchezza per il complesso delle famiglie italiane tra il 2012 e il 2021, aumentata annualmente, nel periodo, dell’1,2% e calata allo 0,1% nell’annus horribilis 2022, a quella dei clienti delle sei principali reti (Fideuram, Mediolanum, Fineco, Banca Generali, Allianz Bank e Azimut), per cui l’incremento annuo è stato del 3,3% con un calo all 0,5% lo scorso anno.

I numeri

Lo studio, che elabora dati Assoreti e Banca d’Italia, mette in luce il valore della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane (al netto di quella dei clienti delle prime sei reti), passata dai 3.762 miliardi del 2012 ai 4.180 miliardi del 2017 (di cui +178 di risparmio) ai 4.697 miliardi del 2021 (+335 di risparmio) e 4.315 miliardi a settembre 2022 (di cui +14 di risparmio). Da qui il calcolo della crescita di valore della ricchezza finanziaria espressa in forma di tasso annuo di capitalizzazione composta (CAGR) che come anticipato è pari all’1,2% dal 2012 al 2017, sempre all’1,2% dal 2012 al 2021, mentre dal 2012 al 2022 cala allo 0,1 per cento.

Fonte: elaborazione Excellence su dati Banca d’Italia

Per contro la ricchezza dei clienti delle sei maggiori reti di consulenti finanziari cresce da 223 miliardi a 376 miliardi nel periodo 2012-2017 (di cui circa 128 miliardi dovuti a raccolta netta), a oltre 540 miliardi nel 2021 (di cui circa 114 miliardi dovuti a raccolta netta), mentre scende a circa 515 miliardi (di cui 37 miliardi dovuti a raccolta netta). La conseguente crescita di valore della ricchezza finanziaria dei clienti dei consulenti finanziari delle big six espressa in forma di CAGR è pari al 2,1% dal 2012 al 2017, diventa del 3,3% dal 2012 al 2021, mentre dal 2012 al 2022 cala allo 0,5 per cento.

Fonte: elaborazione Excellence su dati Assoreti

“L’inizio del 2023 avrebbe dovuto essere il momento in cui lavorare sul recupero dei rendimenti persi nel 2022, invece l’attenzione degli addetti ai lavori è stata monopolizzata dalla decisione sulla gestione degli inducement che sarà presa dall’UE nell’ambito del nuovo pacchetto normativo sulla Retail Investment Strategy”, nota Maurizio Primanni, CEO di Excellence Consulting indicando come lo studio evidenzi come le principali reti nell’ultimo decennio abbiano dimostrato “di sapere creare maggiore valore per i propri clienti, essendo state capaci di far crescere la loro ricchezza finanziaria nell’ordine di due punti percentuali di maggiore rendimento per anno rispetto alla crescita della ricchezza finanziaria degli altri italiani”. Questo andamento si è mantenuto  “anche con l’attuale revenue model basato sulle commissioni applicate ai prodotti, spesso tacciato di essere eccessivamente costoso per i clienti” e anche nel 2022 “tipico ‘anno cigno nero’ per i mercati, con i rendimenti azionari e obbligazionari che si sono mossi entrambi in negativo per circa il 20%”.