foto: autor Emilio Quintana, Flickr, creative commons
L'1,1% della popolazione detiene il 45,8% della ricchezza mondiale. Il 55% della popolazione mondiale condivide l'1,3% della ricchezza mondiale.
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Sebbene molti paesi occidentali stiano approfittando della crescita della percentuale della loro popolazione vaccinata per revocare le restrizioni, quando si analizzano i dati globali ci si rende conto che c'è ancora molta strada da fare per raggiungere quell'immunità di gregge che consenta il tanto atteso ritorno alla normalità. Secondo i dati di Our World in Data, il 43,7% della popolazione mondiale è vaccinato ma solo il 2% delle persone nei paesi con il reddito pro capite più basso ha ricevuto almeno una dose.
Questa disuguaglianza che si riscontra nella campagna di vaccinazione tra le diverse nazioni è da rintracciarsi anche in parte nella distribuzione eterogenea della ricchezza mondiale tra la popolazione. Questa forbice è stata perfettamente rappresentata in maniera visiva da VisualCapitalist nel grafico riprodotto di seguito.
In questa immagine sopra riportata, che è stata elaborata dai dati del rapporto sulla ricchezza mondiale prodotto annualmente da Credit Suisse, si vede come l'1,1% della popolazione detiene il 45,8% della ricchezza mondiale mentre il dato è esattamente l'opposto nel caso della popolazione con meno risorse. Nello specifico, il 55% della popolazione mondiale deve condividere l'1,3% della ricchezza mondiale.
l'impatto del covid
Queste percentuali così negative si verificano anche in un contesto di crescita della ricchezza globale anche senza contare la crisi COVID. Nello specifico, Credit Suisse calcola la crescita registrata nel 2020 al 7,4% e la crescita della ricchezza per capite al 6% per raggiungere un altro record di 79.952 dollari. Questo dato è stato influenzato soprattutto dai diversi stimoli che hanno ricevuto le economie da parte dei governi e delle banche centrali. Stimoli che hanno avuto un impatto al rialzo anche sui diversi mercati azionari, innescando la ricchezza finanziaria degli investitori.
In effetti, il numero mondiale di milionari è aumentato da 5,2 milioni a 56,1 milioni. E tra quei milionari, il gruppo che ha registrato un incremento maggiore è stato proprio quello dei cittadini con un potere d'acquisto molto alto, con una crescita pari al 24%.
Non a caso, sono stati molti gli esperti che, nei momenti peggiori della crisi COVID-19, hanno messo in guardia su le modalità in cui il mondo stesse affrontando il rischio di una ripresa economica non più con una forma a W o V bensì a K. Ciò implicherebbe una prima fase in cui tutto si appiattisce per poi passare a una seconda in cui c'è una piccola parte dell'economia che concentra la crescita a scapito di una più ampia che entra nella sua fase di recessione.