Risparmio gestito, a giugno ancora deflussi (seppure in calo). Ottima performance degli obbligazionari

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Courtney Cook (Unsplash)

Proseguono i deflussi, ma rallenta il ritmo. Anche a giugno l’industria del risparmio gestito registra una raccolta negativa pari a -1,18 miliardi di euro: un segno meno, certo, ma una riduzione netta rispetto ai -5 miliardi registrati a maggio, secondo quanto riporta la consueta mappa mensile di Assogestioni. Persiste intanto la crescita del patrimonio complessivo, sulla scia di una tendenza già confermata nel mese precedente, e che vede il saldo di giugno a quota 2.273 miliardi: 15 milioni in più rispetto a maggio. Il dato, sottolinea l’ufficio studi di Assogestioni è “sostenuto da un effetto performance positivo, in linea con l’andamento dei mercati finanziari”, stimato in un +0,7 per cento.

La performance degli obbligazionari mitiga le perdite dei fondi aperti

E a guardare i numeri nel dettaglio, gran parte dell’andamento negativo è da imputare alle crepe aperte nel terreno dei fondi aperti, che registrano una raccolta pari a -2,64 miliardi a giugno, legata all’emorragia dei flessibili (-2,14 miliardi) e dei bilanciati (-1,32 miliardi). Pesante anche la performance dei fondi monetari, che nel mese vedono un segno meno per 2,54 miliardi. Perdite mitigate, anche a giugno, dall’ottimo andamento dei fondi obbligazionari, che nel mese attraggono sottoscrizioni per 2,58 miliardi (in crescita rispetto al mese precedente, quando il segno più era per 1,6 miliardi). Tengono anche gli azionari, che vedono una raccolta in crescita a giugno a 837 milioni, in netto miglioramento rispetto a quella di maggio (quando si fermava a 121 milioni).

Anche a giugno resta poco mosso il quadro dei fondi chiusi, che raccolgono 314 milioni con il bilancio complessivo delle gestioni collettive che risulta pertanto pari a -2.326 miliardi. 

In attesa dei dati definitivi della mappa trimestrale, riportano gli analisti dell’ufficio studi Assogestioni “arrivano segnali positivi anche dalle gestioni di portafoglio, che a giugno registrano +1,15 miliardi di afflussi, riconducibili principalmente alle gestioni istituzionali (+986 milioni)”.

Chi sale e chi scende

A giugno Poste Italiane segna un exploit (rimarcato dal generale andamento del mercato) con una raccolta positiva pari 2,38 miliardi e si porta in cima alla classifica delle società con la maggiore raccolta positiva nel mese. Segue Amundi Group, che mette in segno una raccolta di 472 milioni, mentre in terza posizione si qualifica Mediolanum con flussi per 257 milioni.   

Nome GruppoRaccolta nettaPatrimonio
Poste Italiane2.384101.102
Amundi Group472198.822
Gruppo Mediolanum25760.411
Gruppo Montepaschi1454.571
JP Morgan AM14345.950
Franklin Templeton Investments14111.954
Sella10810.381
M&G Investments9914.492
Anima Holding98167.860
Arca7933.612
Fonte: Assogestioni. Elaborazione propria (dati in milioni di euro).

Resta elevato, per contro, il ritmo dei deflussi, che vedono in testa il Gruppo Generali con un segno meno per 2,93 miliardi. “In merito ai dati pubblicati da Assogestioni sull’industria del risparmio gestito in Italia nel mese di giugno 2023”, precisa la società in una nota diffusa alla stampa “il risultato registrato dal Gruppo Generali è dovuto principalmente a flussi dei mandati assicurativi gestiti per conto del Gruppo e sui fondi monetari”. In seconda posizione si qualifica il Gruppo Intesa Sanpaolo con deflussi per 1,32 miliardi (impattati dalle perdite di Eurizon Capital per 1,31 miliardi, mentre la restante parte è da imputare ai 9,7 milioni in meno registrati da Fideuram). Terza posizione della classifica negativa per Morgan Stanley che registra 357 milioni in negativo.

Nome GruppoRaccolta nettaPatrimonio
Gruppo Generali-2929384415
Gruppo Intesa Sanpaolo-1318400642
Morgan Stanley-35739025
Axa IM-30441298
Gruppo Deutsche Bank-14627005
Credito Emiliano-13018577
Allianz-8749888
Kairos Partners-634308
Gruppo Ersel-565028
Gruppo Cassa Centrale Banca-4710654
Fonte: Assogestioni. Elaborazione propria (dati in milioni di euro).