Risparmio gestito, nel II trimestre raccolta netta in calo per oltre 7 miliardi

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Emanuela Picone, Unsplash

Un calo sensibile della raccolta nel secondo trimestre del 2024. È quanto registra Assogestioni indicando un negativo pari a 7,05 miliardi di euro nel dato di raccolta netta nel periodo aprile-giugno 2024. Questo a fronte di un effetto performance positivo dello 0,3% nel Q2 (in calo anch’esso rispetto al dato registrato nel primo trimestre quando era pari al 2,9%). In totale il patrimonio del gestito in Italia si attesta dunque a 2.374 miliardi contro i 2.376 miliardi del primo trimestre.

Fonte: Mappa Trimestrale Assogestioni

Come si evince dai dati, le gestioni di portafoglio registrano l’emorragia più consistente, con deflussi per 5,25 miliardi. Si noti come questo sia il risultato di due tendenze contrapposte, “le gestioni retail di portafoglio per la clientela upper affluent e private nel secondo trimestre hanno attratto 2,37 miliardi di nuovi capitali. Le gestioni istituzionali hanno chiuso a -7,62 miliardi, un dato che tuttavia ha visto una raccolta netta positiva di 434 milioni dei mandati previdenziali”, commenta Alessandro Rota, direttore dell’Ufficio Studi Assogestioni.

Fondi aperti, movimenti concomitanti

A incidere sul dato complessivo anche l’andamento dei fondi aperti, con una raccolta in calo per 3,4 miliardi controbilanciata, nel totale delle gestioni collettive, dal dato positivo per 1,6 miliardi dei fondi chiusi, mentre il patrimonio in questo caso pari a 1.215 miliardi, è in crescita rispetto ai 1.201 miliardi di fine marzo 2024. “Sulle masse dei fondi aperti – commenta Rota – sono intervenute tre dinamiche: i deflussi, un effetto mercato positivo dello 0,9% equivalente a +11 miliardi circa e un effetto perimetro che ha aggiunto ulteriori 6 miliardi. Sulla raccolta pesa ancora l’incertezza sui mercati, ma anche la concorrenza del risparmio amministrato”.

Nel dettaglio dei fondi aperti, inoltre, l’andamento negativo si conferma sulle stesse grandezze per azionari (-5,4 miliardi) e bilanciati (-6 miliardi nel 2Q) rispetto ai dati dei primi tre mesi (rispettivamente -5,8 e -6,5), i deflussi dai flessibili si riducono (da -7,7 a -3,4) ma sono i fondi obbligazionari, se pure ancora in positivo per 10,7 miliardi di raccolta, a perdere terreno rispetto al periodo gennaio-marzo, quando i flussi netti erano stati 17,2 miliardi.

Fonte: Mappa Trimestrale Assogestioni

I prodotti a scadenza guidano la raccolta

Prosegue poi il buon andamento dei fondi di diritto italiano che allungano le distanze in termini di raccolta dai fondi di diritto estero. “La buona performance dei fondi italiani in termini di raccolta prosegue da almeno quattro trimestri e si sta intensificando, soprattutto per effetto del lancio di nuovi prodotti a scadenza”, ha precisato Rota. Il dato, è confermato anche dalla lettura di FundsPeople sul secondo semestre dell’anno con i fondi target date che occupano le prime posizioni nella classifica dei fondi che hanno raccolto di più nei tre mesi (a conferma della lettura del primo trimestre). Da quando i tassi sono stati alzati nel 2022, affermano dal team di analisi di FundsPeople “si è assistito a una dinamica molto forte nel lancio dei fondi target date, che consente di accedere al profilo di rischio e rendimento di un'obbligazione, ma in modo diversificato”.

Fonte: Mappa Trimestrale Assogestioni

Sempre nella lettura dei dati di Assogestioni, poi, il dato negativo dei fondi esteri “è da ricondurre in particolare ai deflussi che hanno interessato i prodotti assicurativi di cui spesso questi prodotti sono i sottostanti – continua Rota –. Ciò detto, l’effetto mercato è risultato positivo per tutte le tipologie considerate”.

Per quanto riguarda i canali di raccolta, infine, “il dato evidenzia una buona performance da parte delle reti, mentre le banche registrano una raccolta più volatile e i prodotti istituzionali e wrapper risentono dei disinvestimenti dai prodotti assicurativi”, afferma Rota.