Risparmio gestito, novembre ancora in rosso

Dati ancora negativi per il risparmio gestito. Secondo l'ultima mappa di Assogestioni, il mese di novembre segna un altro tonfo sul fronte della raccolta, con una perdita di oltre 7 miliardi (di cui 2,1 afferenti alle gestioni collettive e 5 alle gestioni di portafoglio). Si profila sempre più un anno nero per l'industria, con una perdita da gennaio che ammonta a quasi 50 miliardi di sottoscrizioni. Il patrimonio del mercato italiano del risparmio gestito ammontava a 2.255 miliardi euro, in aumento di circa 60 miliardi di euro rispetto al mese precedente.

Fondi aperti, meno 20 miliardi da inizio anno

La categoria a maggiore partecipazione retail, quella dei fondi aperti, ha fatto registrare 2,3 miliardi di euro di fuoriuscite (da inizio anno il dato si attesta a quasi meno 20 miliardi), riconducibili principalmente ai dati su flessibili (-2,7 miliardi), bilanciati (-2 miliardi) e, in misura minore, azionari (-617 milioni). All’opposto, come ci si aspettava guardando ai mesi passati, si è rafforzato ulteriormente il trend positivo di raccolta dei fondi obbligazionari, che a novembre hanno attratto 3,5 miliardi di euro di nuovi capitali, spingendo gli afflussi da inizio anno a 21,9 miliardi euro per questa categoria di prodotti. Infine, le gestioni di portafoglio istituzionali hanno registrato un saldo di raccolta negativo per 5 miliardi di euro.

Chi sale e chi scende per flussi a novembre

Tra le società che fanno meglio si registrano Poste italiane (812 milioni), Arca Fondi SGR (464 milioni) e il Gruppo Mediolanum (267 milioni) mentre tra quelle che registrano più deflussi troviamo ancora una volta il Gruppo Intesa San Paolo (con Eurizon che perde più di 4 miliardi mentre Fideuram chiude in positivo con 466 milioni), Anima (- 2 miliardi) e il Gruppo Generali (-1 miliardo)

Gruppi con maggiori afflussi

Gruppi con maggiori deflussi