Una ricerca condotta da Columbia Threadneedle su un campione di 2.000 persone nel nostro Paese mostra un alto livello di preoccupazione relativamente alla sicurezza economica.
Preoccupati per il proprio futuro finanziario, tanto da non dormire di notte. Una ricerca condotta da Columbia Threadneedle su 2.000 italiani ha identificato nei Millennial, giovani di età compresa tra i 23 e i 38 anni, la fascia di popolazione maggiormente preoccupata per questioni economiche.
Oltre la metà del campione, il 53%, concorda sul fatto che le questioni finanziarie sono fonte di stress. Percentuale che cresce in modo significativo tra le giovani generazioni. “Se solo il 47% dei Baby-Boomer, i nati tra il 1945 e il 1964, e il 57% della Generazione X, i nati tra il 1964 e il 1980, passano le notti in bianco pensando ai problemi economici, ben il 62% dei Millennial soffre di insonnia causata dalla difficoltà di arrivare a fine mese e pianificare il proprio futuro finanziario”, si legge nelle conclusioni della ricerca. “Acquistare una casa (66%), avere una pensione confortevole (63%), beneficiare di assistenza socio-sanitaria dopo la pensione (61%) e disporre di liquidità per affrontare spese importanti nel corso della propria vita (61%), sono le prime e principali fonti di preoccupazione a livello economico”, rivela inoltre lo studio.
Buoni propositi
Un compito essenziale per il nuovo anno dei Millennial può essere perciò identificato nella soddisfazione del bisogno di gestione e controllo del risparmio per far pronte ad una situazione economica ritenuta dal 63% dei giovani italiani più sfidante rispetto a quella del recente passato. Un dato oggettivamente discutibile ma certamente percepito dal campione che sottolinea una difficoltà nell'affrontare le maggiori aspettative e la pressione sociale, problematica acuita dall’utilizzo dei social network. Uno millennial su cinque, il 22%, ha dichiarato che, negli ultimi 12 mesi, le preoccupazioni economiche hanno avuto un impatto negativo sulla qualità della propria vita rispetto al 15% della Generazione X e al 12% dei Baby-Boomer.
“Quando si tratta di risparmio e di come o dove spendere i propri capitali esistono sempre differenze generazionali, ma il fatto che dalla ricerca sia emerso che così tanti Millennial siano angosciati su come poter affrontare, quest’anno, le spese relative al Natale è abbastanza preoccupante”, ha commentato Alessandro Aspesi, country head Italia di Columbia Threadneedle. “Questa generazione, che va dai 23 ai 38 anni, ha un’aspettativa sulla qualità di vita sicuramente più alta rispetto ai propri genitori, ma deve anche affrontare un contesto finanziario ben più difficile e, di conseguenza, una maggiore pressione psicologica. Tutti vorrebbero sentirsi economicamente al sicuro, sia che si tratti di accumulare risparmi per il futuro sia di poter acquistare una casa “Le difficoltà che i Millennial si trovano ad affrontare in questi anni sono molto differenti rispetto a quelle delle generazioni precedenti”, ha aggiunto. “Forse”, augura Aspesi in conclusione, “il miglior regalo di Natale e il miglior proposito per il nuovo anno che un Millennial possa fare è iniziare a pensare alla gestione e al controllo delle proprie finanze in un’ottica di lungo periodo, anche attraverso dei piccoli piani di investimento nel lungo periodo”.