Russell Investments, una soluzione obbligazionaria opportunistica

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Già dallo scorso anno, gli investitori si sono resi conto che il mercato obbligazionario sarebbe diventato l’asset class più difficile in cui trovare dei rendimenti. Con i governativi che offrono rendimenti prossimi allo zero e le Banche centrali che hanno cominciato a chiudere i rubinetti della liquidità, le obbligazioni sono diventate un terreno inospitale. 

“Ci troviamo in un enviroment in cui la crescita economica comincia a rallentare con maggiori picchi di volatilità”, commenta Luca Gianelle, country head Italy di Russell Investments. “Rispetto a due anni fa, abbiamo visto una rotazione chiara del mercato e un allargamento crescente degli spread”.

In risposta a questo contesto di mercato, Russell Investments ha sviluppato un prodotto unconstrained bond con un grado di flessibilità maggiore rispetto ai tradizionali prodotti obbligazionari. “È sempre un prodotto multi-asset, privo di benchmark, che lascia libertà al gestore di posizionarsi in maniera tattica sul mercato”, spiega il manager. “La nostra soluzione è in grado di performare anche in situazione di rialzo dei tassi e allargamento dello spread. Se prendiamo come esempio il flash crash di inizio febbraio dello S&P, o la caduta del BTP a seguito della crisi italiana, il fondo ha ottenuto perfomance positive”.

Il comparto sfrutta due strategie vincenti: un’ampia diversificazione di portafoglio e una gestione tattica. In casi di stress di mercato prende posizioni lunghe sulla volatilità pagando un premio al rischio. “Questa soluzione è adeguata per il contesto di mercato in cui le Banche centrali non saranno più così generose. Con l’aumento dei tassi ci sarà uno squilibrio tra domanda e offerta”, spiega Gianelle. “Nel nostro settore, le strategie obbligazionarie flessibili hanno sempre avuto un gamma negativo, vendevano volatilità implicita e sfruttavano il carry per ottenere rendimento lungo la curva”. Questo ha funzionato fino a che i tassi d’interesse positivi offrivano un plus-valore, ma nel momento in cui i tassi risalgono non sarà più possibile. “Un tempo, addirittura la componente governativa era un elemento di decorrelazione nel momento in cui la componente spread soffriva”.

Russell Investments ha deciso quindi di pagare un premio al rischio per assicurarsi l’elemento di decorrelazione sul mercato e lo fa in modo tattico-oppotunistico, cambiando il posizionamento per ricercare sempre una convessità positiva

Il fondo si compone di altre strategie come quella market neutral: “Abbiamo dato un tilde per il fattore valuation”, spiega Gianelle. “Questo ci porta ad essere sistematicamente lunghi di Treasury e short di Bund, dato che in USA è già cominciato il tapering e in Europa troviamo ancora il quantitative easing. Dal punto di vista del momentum posizionati in maniera sbagliata, ma in fase di rotazioni di mercato (o di stress), questa soluzione risulterà vincente in quanto c’è un deleveraging delle posizioni carry in corso”.

Il comparto presenta attualmente una duration in grado di proteggere le posizioni e cercare yield senza subire perdite in conto capitale. “A lungo termine sicuramente il nostro obiettivo sarà aumentare la duration, non appena il mercato obbligazionario offrirà delle occasioni interessanti", conclude il manager.