I clienti della SGR richiedono un'elevata personalizzazione delle strategie di investimento: un mix ottimale fra conservazione del capitale, correlazione ai mercati e flusso cedolare.
Il core business di Sofia Gestione del Patrimonio SGR è il wealth management . Il cliente della SGR non va alla ricerca di alti rendimenti attraverso operazioni speculative ma ha mediamente come obiettivo principale la conservazione del suo portafoglio e la sua graduale crescita nel tempo. All’interno di questa categoria di clientela, gli obiettivi di rendimento possono però essere anche molto diversi. “Per questo motivo i nostri clienti ci richiedono un'elevata personalizzazione delle strategie di investimento: un mix ottimale fra conservazione del capitale, correlazione ai mercati e flusso cedolare”, spiega il direttore generale Alberto Crespi. E aggiunge: “Di fatto è come se in Sofia il cliente retail venisse gestito come tipicamente avviene per un cliente istituzionale”.
MiFID II, un impatto marginale
“Sul business di Sofia l’impatto della MIFID II è marginale”, afferma Crespi. La società ha infatti il 90% delle masse concentrate su servizi di wealth management (gestioni patrimoniali e consulenza fee only) che esplicitano tutti i costi in maniera chiara e trasparente. “Inoltre, il fatto di aver già informatizzato tutta la contrattualistica ci consentirà di poter esporre l’analisi di costi/benefici a fronte di una richiesta di switch da parte del cliente in maniera automatica ed efficiente”.
La gestione ottimale
Di fronte all’avanzare della concorrenza passiva, Crespi spiega che “nel wealth management un investimento 100% gestione passiva dal nostro punto di vista non è efficiente. Il cliente è soddisfatto se ottiene una buona performance quando i mercati salgono, e se non perde quando i mercati scendono. Per questo motivo una gestione passiva pura non può essere sufficiente. Occorre una gestione ottimale del beta che consenta di coprire il mercato quando il rischio di ribasso diventa troppo alto, e che torni ad essere investita quando il mercato da segnali di crescita. La gestione del beta è quella che fa la differenza e che ci porta ad avere i clienti a fine anno soddisfatti”. E conclude: “Il valore di una soluzione di investimento non risiede nel veicolo (gestioni patrimoniali, fondi, prodotti assicurativi, etc sono di fatto commodities) ma nella capacità di comprendere le esigenze dei clienti e nel tradurle in una soluzione di investimento efficiente”.
Nella foto da sx: Alberto Crespi, Leonardo Sinelli, Paolo Schiavini, Paolo Marongiu, Alessia Belsito, Andrea Menescardi e Giorgio Mastropietro.