Dopo il “too big to fail” del 2008 è apparso chiaro che tanto più grave è l’emergenza, tanto più grande è la risposta di chi governa le economie. Il fatto che l’evidente emergenza planetaria avrebbe spinto Banche centrali e governi ad un sostegno coordinato, ha trovato conferma velocemente, sorprendendo tuttavia nelle tempistiche e nell’entità. “Quindi, con grande attenzione al controllo dei rischi e senza incrementare sensibilmente le posizioni, nel 2020 siamo sempre rimasti investiti sul comparto azionario, con un bias decisamente growth fino all’autunno, quando abbiamo iniziato ad effettuare una parziale rotazione verso lo stile value, proseguita poi sino alla fine dell’anno. I nostri portafogli sono sempre rimasti strategicamente molto diversificati, soprattutto dal punto di vista geografico, includendo un sensibile sovrappeso sull’area asiatica, sia sulla componente azionaria che su quella obbligazionaria”, spiega Stefano Simonetti, responsabile Gestioni patrimoniali di Soprarno SGR.
Soprarno SGR, i global trend alla guida delle scelte d’investimento

foto ceduta (Soprarno SGR)
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