Strategie di investimento, generare alpha attraverso i dividendi

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Nonostante il periodo turbolento registrato durante l’estate, Exane Derivatives continua a mantenere un’opinione positiva sulle azioni europee, alla luce del fatto che i titoli del Vecchio Continente dovrebbero essere supportati dalle revisioni positive sugli EPS (utili per azione) dell’area. Tuttavia, dopo il 'beta rally' del primo trimestre (cioè un rialzo rapido e indiscriminato del mercato), pur rimanendo positivi sull’azionario europeo, Florian Roger, responsabile asset allocation di Exane Derivatives, è convinto che la generazione di alpha debba passare necessariamente attraverso specifiche tematiche come, ad esempio, la “tematica dividendi”. 

“Il contesto attuale dovrebbe essere positivo per i titoli azionari di rendimento”,  spiega lo strategist, che poi aggiunge che il rischio che l’inflazione possa essere inferiore alle stime porterà probabilmente la BCE a prolungare e ampliare il programma di acquisto di asset nel corso dei prossimi trimestri. “Così come avvenuto negli USA in occasione dell’implementazione del QE della Fed, i rendimenti obbligazionari europei a lungo termine dovrebbero continuare a subire pressioni ribassiste. Inoltre, in Europa – prosegue Roger -  lo scarto tra rendimento del dividendo e rendimenti obbligazionari non è mai stato così favorevole alle azioni”. Secondo il responsabile asset allocation di Exane Derivatives, “la ricerca di rendimento porterà, dunque, gli investitori a interessarsi sempre di più al rendimento dei titoli azionari”.

Numerosi studi accademici hanno evidenziato l’interesse di esporsi a titoli che pagano alti dividendi, dato che tali titoli registrano una sovraperformance nel lungo termine. I dividendi hanno, infatti, storicamente contribuito a una parte significativa dei rendimenti reali a lungo termine registrati da chi investe in titoli di capitale. Un contributo che si attesta al 30% sulle azioni europee negli ultimi 40 anni. Ma i rendimenti non sono solo un driver di performance; sono anche  un criterio di stock picking. La crescita del dividendo è, ad esempio, percepita come un segnale positivo sugli utili futuri. Quando si vuole investire sulla tematica dividendi non è, dunque sufficiente selezionare i titoli con un elevato dividend yield. Anche se questa può sembrare a priori la scelta più logica, soprattutto per quegli investitori alla ricerca di rendimento, in realtà, tale approccio non sempre è vincente.

Ad esempio, un approccio di questo tipo non ha generato alpha lo scorso anno e ha messo a segno solo una lieve performance da agosto 2014, da quando cioè Draghi ha aperto la strada a un’operazione di quantitative easing in Europa. Un altro errore in cui si può cadere quando si investe nella tematica dei dividendi è non valutarne correttamente la crescita: ciò che interessa non è, infatti, solo il tasso di crescita del dividendo, ma anche la sua sostenibilità nel tempo. Pagare o aumentare un dividendo rappresenta, infatti, un impegno continuo che va oltre la logica di breve periodo. Inoltre, sebbene, il dividendo vanti un valore informativo, un dividendo in crescita non indica necessariamente che la performance da esso generata sia elevata. Il confronto tra un basket titoli che hanno aumentato i loro dividendi negli ultimi 5 anni e l’MSCI Europe ex Financials evidenzia che le società con dividendo crescente non hanno registrato una sovraperformance dal 2005.

I titoli evidenziati sulla base dei dividendi non sono tutti uguali tra loro – spiega Frank Megel, analista di Exane Bnp Paribas - La tematica dividendi presenta, infatti, diversi motori di alpha, ciascuno dei quali con cicli differenti. Ne consegue, che in un mondo in cui le prospettive di crescita sono basse, l’inflazione è debole e i rendimenti obbligazionari ai minimi, vanno privilegiate delle strategie di picking in grado di catturare la rotazione dei differenti motori di alpha dei dividendi”.

L'indice Exane Q-Rate Dividend Europe

In questo esercizio si sono cimentati i team di ricerca del gruppo Exane, che hanno sviluppato Q-Rate Dividend Europe, un processo sistematico che permette di selezionare e ordinare secondo una graduatoria le azioni liquide dell’indice MSCI Europe ex-Financials che offrono il miglior compromesso tra dividendi significativi, crescenti e sostenibili. Il processo si articola in due step. Il primo step permette di individuare, attraverso dei filtri quantitativi, l’universo dei titoli eleggibili, cioè i titoli con divided yield almeno uguale al 50% del dividend yield delle azioni dell’MSCI Europe e con dividendo sostenibile. Solo in un secondo momento si procede a una graduatoria di tali azioni attraverso l’attribuzione di un punteggio sistematico e relativo dei titoli secondo 3 assi: dividend yield, crescita storica del dividendo e andamento futuro del dividendo (sostenibilità del dividendo nel tempo).

“Si tratta di una selezione efficiente e innovativa che grazie al ricorso al nostro data-base proprietario, nonché alla sua metodologia, permette, a differenza delle altre strategie sui dividendi presenti sul mercato, di catturare la dinamica di breve periodo riducendo l’impatto della stagionalità, uno dei principali problemi dell’esposizione ai dividendi”, spiega Megel, che poi aggiunge che, rispetto alle altre strategie presenti sul mercato che considerano troppo il passato, la metodologia del gruppo Exane si basa anche sui dividendi attesi dagli analisti. 

L'indice Exane Q-Rate Dividend Europe è stato lanciato all'inizio di agosto; tuttavia essendo una strategia sistematica (e non discrezionale), il gruppo francese ha simulato cosa sarebbe successo se tale metodologia fosse stata avviata nel 2008. E le simulazioni storiche dal 2008 ad oggi, sebbene non garantiscano i risultati futuri, sembrano confermare la validità dell’approccio implementato. “La performance messa a segno dalla selezione Q-Rate Dividend Europe sviluppata dal gruppo Exane è, infatti, maggiore in ogni anno della performance delle differenti strategie e dei diversi indici dividendi attualmente presenti sul mercato come ad esempio l’indice MSCI Europe HY o l’indice S&P 350 Div Aristocrats”, conclude l'analista di Exane Bnp Paribas.