I rischi climatici sono particolarmente difficili da misurare e modellizzare perché si manifestano nel lungo periodo, non sono lineari, hanno natura globale e sono caratterizzati da elevata incertezza. Tuttavia i fund selector dovranno valutarli con attenzione, dal momento che le aziende non ritenute idonee dalla BCE potrebbero avere difficoltà di finanziamento. “Ritengo che la decisione della BCE avrà un impatto piuttosto significativo e che sia forse stata sottovalutata fino a oggi”, commenta Alessandro Greppi, Unit Linked and Pension Funds portfolio manager, Zurich Investments Life. “Vi saranno tre effetti principali, dal mio punto di vista. Il primo è l’’effetto segnale’: in pratica, la BCE sta affermando chiaramente che darà precedenza nelle operazioni di riacquisto ai bond di quelle società con un buon punteggio climatico”. Secondo Greppi, Francoforte “sta dividendo il mercato in ‘buoni’ e ‘cattivi’. Credo che tutte le società che vogliono partecipare al programma di riacquisto della BCE vorrebbero essere nella parte del mercato che ha un buon punteggio, naturalmente, perché questo rappresenta un incentivo. Il terzo effetto è che il punteggio climatico consentirà un accesso più facile ai capitali e a condizioni migliori. Si può dire quindi che la BCE stia creando molti incentivi per spingere le aziende verso la decarbonizzazione. È una decisione con un impatto molto forte, ancora sottostimato, da parte di una banca centrale che finora ha avuto solo un mandato di politica monetaria. Ora ha anche un mandato di decarbonizzazione”.
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