L'inversione della curva può essere interpretata come un segnale di preoccupazione economica. Gli investitori, infatti, vedono maggiori rischi nel breve termine rispetto al lungo.
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Gli esperti del settore tornano a parlare di curva dei rendimenti. Nel dettaglio, l’inversione della curva dei rendimenti si verifica quando i titoli obbligazionari a breve termine offrono rendimenti più alti rispetto a quelli a lungo termine, una situazione considerata anomala. In un contesto normale i titoli a lungo termine offrono rendimenti maggiori perché richiedono agli investitori di bloccare il proprio denaro per periodi più lunghi, compensando così il rischio aggiuntivo legato al tempo. L'inversione della curva può essere interpretata come un segnale di preoccupazione economica. Gli investitori, infatti, vedono maggiori rischi nel breve termine e si aspettano un rallentamento o una recessione economica, per cui cercano rifugio in titoli a lungo termine, facendo così scendere i loro rendimenti. Storicamente, l'inversione della curva dei rendimenti è stata spesso un indicatore anticipatore di recessioni.
Spread BTP Bund
Bull steepening
Come spiega Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners, in queste fasi di maggiore incertezza, si osserva il cosiddetto "bull steepening": i rendimenti a breve termine scendono più rapidamente di quelli a lungo termine, riflettendo le aspettative di una politica monetaria più accomodante. “Questo fenomeno influisce sugli spread creditizi, poiché gli investitori cercano rifugio in asset di qualità superiore, favorendo titoli investment grade rispetto agli high yield più rischiosi”. Di conseguenza, gli spread tra queste due categorie si allargano, con i rendimenti degli investment grade che calano per via della maggiore domanda, mentre gli high yield devono offrire rendimenti più elevati per compensare il rischio percepito.
Rendimenti BTP a 10 anni
Prevedere i default sovrani
Secondo gli analisti di S&P Global Ratings non esiste un'unica misura che preveda in modo coerente e affidabile i default sovrani. Tuttavia, la debolezza dei fattori istituzionali, fiscali e di composizione del debito spiega la maggior parte dei default sovrani in valuta estera nel periodo 2000-2023. Naturalmente in condizioni normali non c’è nulla di cui preoccuparsi, ma bisogna capire cosa può succedere in caso di stress di mercato. Come mostra Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame AM, il mercato obbligazionario è molto più reattivo “e di fronte alle notizie che gli equity guys ignorano, i tassi si muovono molto più velocemente, con il decennale americano tornato sopra il 4% dopo un pull back di quasi 50 punti base, preoccupato sia dalla possibile cautela di Powell and co. sia da un'inflazione che comincia a dare qualche piccolo segnale di ripresa potenziale”.
Non bisogna dimenticare, infine, che in vista delle elezioni, i movimenti sui titoli di Stato potrebbe aumentare. Mark Dowding, Fixed Income CIO Bluebay AM, in caso di vittoria di Trump è incline “a una strategia ‘sell strenght’ nel credito e negli asset rischiosi in generale, piuttosto che una strategia ‘buying into weakness’ se Harris dovesse prevalere”. L’idea quindi è di trarre profitto prima che il mercato subisca una correzione o inversione. Si basa sull'aspettativa che l'aumento sia temporaneo, anticipando un calo successivo.
Prime dieci categorie obbligazionarie Morningstar
Categoria
YTD%
Rend. 1Y%
Rend. 3Y%
Rend. 5Y%
Obbligazionari Globali ILS
3,33
2,47
5,47
4,66
Monetari USD
5,04
2,23
5,32
2,32
Monetari a Breve Termine USD
4,71
1,91
5,3
2,28
Monetari CHF
0,14
3,59
5,15
3,3
Obbligazionari Breve Termine CHF
0,44
4,08
4,23
2,63
Obbligazionari High Yield USD
7,54
10,41
4,09
3,87
Obbligazionari High Yield Globali
7,9
11,02
3,91
3,54
Monetari GBP
7,78
8,58
3,81
2,82
Obbligazionari Corporate Breve Termine USD
5,81
4,53
3,8
2,04
Fonte: Morningstar al 13 ottobre 2024. Dati in euro.