Tentori (AXA IM): "Per quest'anno attendiamo un rallentamento ciclico ma non una recessione"

Alessandro Tentori, AXA IM_news
Alessandro Tentori. Foto concessa (AXA IM)

Nel 2024 si attende una crescita moderata per le economie avanzate. "Si tratta però di un rallentamento ciclico e non di una recessione", spiega Alessandro Tentori, CIO Europe di AXA Investment Managers alla stampa specializzata durante un incontro a Milano.

Una cosa importante che vale la pena sottolineare è che le aspettative di crescite possono subire delle revisioni, come ha già ampiamente dimostrato l'anno appena passato. E questo fattore può influenzare le aspettative di politica monetaria e di riflesso la performance delle maggiori asset class", commenta l'esperto. Guardando al mercato americano "anche il 2023 è partito in “sordina” per quanto riguarda le attese di crescita USA, per poi rivelarsi un ottimo anno con una variazione del PIL del 2.5%", prosegue.

Invece, dando uno sguardo al consenso degli economisti, "se a inizio 2023, la maggior parte degli analisti prevedeva un rendimento negativo per il mercato azionario, a inizio 2024 la view più gettonata è quella di un ribasso dei tassi di interesse sia a Francoforte che a Washington", ammette Tentori.

C'è inoltre da chiedersi se quest'anno si concretizzerà una recessione in eurozona. "Se da una parte migliorano gli indicatori di fiducia, in particolare nell’economia dei servizi e delle famiglie, dall'altra c’è un problema di rallentamento in Europa in cui la crescita risulta particolarmente anemica e la Banca centrale europea ha più motivi di tagliare i tassi rispetto la Fed, entrambe attese nella seconda parte dell'anno", commenta

Inoltre, il contesto geopolitico pesa, almeno al momento, più in Europa. "Nel Vecchio continente infatti si registrano più pressioni sul lato dell’offerta e dei colli di bottiglia sulla produzione. L’aumento de costi impatta più l’UE essendo più vicina al canale di Suez e più dipendente da una serie di semilavorati, un accadimento che monitoriamo settimana dopo settimana", prosegue Tentori.

Asset class e portafoglio

Un altro refrain del 2023 è stato "bond is back". "In realtà poi, come molte aspettative per l'anno, così non è stato ma hanno fatto bene i prodotti a rischio, l'equity ad esempio ha vissuto un rally a fine anno e ha premiato di più gli investitori rispetto alle perdite del 2022", prosegue l'esperto di AXA IM.

Nonostante questo, come sempre, vanno fatti i giusti distinguo. A detta dell'esperto, l'high yield e il Btp si sono comportati bene, nel primo caso perché si è registrato un restringimento dello spread.

"In generale, preferiamo non prendere rischi sulle scadenze, abbiamo un orientamento più cauto e preferiamo prenderli sul credito (aziende piuttosto che governi), oppure nel caso dei governativi che abbiano scadenze molto brevi come l’USA Treasury", ammette Tentori.

Infine, per quanto riguarda l’azionario, "i temi dominanti potrebbero essere “income” e “technology”, quindi un approccio che non sia sbilanciato sui vari stili di investimento", conclude.