Con il quadro definitivo pubblicato dalla BCE, o comprehensive assessment, ci sono evidenti certezze per giudicare oggettivamente lo stato di salute delle banche. Il lavoro della banca centrale ha analizzato i dati di 130 istituti di credito dell’area euro (compresa la Lituania) con una copertura dell’82% del totale degli asset. Dal risultato risultano 25 le banche ‘bocciate’, quasi il 20% anche se tra queste non sembrano essere ricomprese banche di grandi dimensioni e multinazionali. In Italia il numero sarebbe di nove: Mps, Banca Carige, Banco Popolare, Bper, Credito Valtellinese, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza, Popolare di Milano e Veneto Banca. Il cerchio si stringe alle prime due a seguito degli stress test e della AQR. Banca d’Italia ha comunque sottolineato che per le popolari i dati più recenti vedono un sostanziale recupero dei ratio e l’uscita dalla lista di bocciatura.
Torna la volatilità. Opportunità o rischio?

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