Inflazione in calo, allentamento della politica monetaria imminente e valutazioni basse rendono i titoli brasiliani attraenti. Industria, finanza e immobiliare i settori su cui puntare.
Tra i mercati emergenti il Brasile brilla per delle prospettive positive in vista della seconda parte dell’anno. L’inflazione in netta discesa concede spazio per dei tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Brasiliana (BCB). I timori di politiche fortemente orientate alla spesa pubblica, concisi a inizio anno con l’insediamento di Lula, si sono normalizzati in questi primi mesi di governo del nuovo Presidente. E infine, il mercato azionario brasiliano, nonostante il rimbalzo in aprile e maggio, beneficia tuttora di valutazioni storicamente basse.
Inflazione in calo e allentamento monetario in vista
“Mentre molti mercati sviluppati continuano ad alzare i tassi per contenere l’inflazione di fondo, la BCB ha mantenuto i tassi al 13,75% per quasi un anno, dopo averli alzati presto e con continuità, dal 2% nel marzo 2021”, affermano dal team di di Itau USA Asset Management che si occupa della gestione del fondo con rating FundsPeople 2023 DWS Invest Brazilian Equities. “Di conseguenza, i prezzi dei generi alimentari e dell'energia stanno scendendo bruscamente, portando l'IPC al di sotto del 4% e facendo del Brasile il leader mondiale dei tassi d'interesse reali”, affermano. Sulla base di questi dati, il gestore prevede che la BCB inizierà l'allentamento ad agosto o settembre. “Ciò fornirebbe un forte impulso all'espansione multipla, agli afflussi azionari e alla performance dei titoli”, affermano.
Controllo sulla spesa pubblica
Inoltre, i gestori pone sul tavolo una questione legata agli equilibri politici del Paese sudamericano. Se con l’insediamento di Lula i mercati avevano previsto il rischio dell’avvio di un programma di governo votato alla spesa pubblica, nel corso dell’anno questo timore si è via via attenuato. “Le tendenze populiste del Presidente Lula sono state ampiamente contenute dalla BCB, dal Congresso e dalla Corte Suprema, e il tanto atteso quadro fiscale, progettato per controllare i livelli di spesa e di debito, è stato finalmente presentato a fine marzo e sta per essere approvato”, dicono dalla casa di gestione.
Valutazioni basse
Infine, il team di gestione evidenzia che, anche dopo un sostanziale rimbalzo in aprile e maggio, le valutazioni dei titoli rimangono storicamente basse. Tutto ciò mentre le prospettive degli utili stanno migliorando per il quarto trimestre e per l'anno fiscale 2024 e la crescita del PIL sta battendo le aspettative. “I titoli brasiliani sono sostenuti dalle aspettative di allentamento monetario, da una politica relativamente stabile, da valutazioni interessanti e da un posizionamento favorevole degli investitori”, dicono dal gestore. La loro preferenza è sulle aziende orientate al mercato interno, soprattutto di settori con una maggiore sensibilità ai tassi d'interesse, come l’industriale, il finanziario e l’immobiliare.
Per ottenere una maggiore esposizione al ciclo di allentamento previsto, il team di gestione ha incrementato nel portafoglio del DWS Invest Brazilian Equities le posizioni nei settori Financials, Consumer Discretionary e Health Care. Nel frattempo, ha ridotto leggermente l’ampio sovrappeso nei settori industriali e aumentato il sottopeso nei materiali a causa della crescita più lenta del previsto in Cina.