Il nuovo anno è iniziato a pieno ritmo per l’industria del risparmio gestito. A farla da padrone tra prodotti lanciati dagli asset manager stranieri sono gli ETF.
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L’industria dell’asset management ha iniziato il 2018 a pieno ritmo. Il nuovo anno ha visto approdare sul mercato italiano diverse soluzioni d’investimento, ETF in particolar modo, proposte dalle principali società di gestione estere. Vediamole brevemente.
Invesco PowerShares ha potenziato la sua gamma di ETF obbligazionari quotando su Borsa Italiana tre nuovi prodotti: PowerShares USD Corporate Bond UCITS ETF, PowerShares Euro Corporate Bond UCITS ETF e PowerShares Emerging Markets USD Bond UCITS ETF. Gli ETF presentano commissioni dello 0,16% (per i primi due) e dello 0,35%, il rating medio degli attivi sottostanti è A- (per i primi due) e BB+ mentre il rendimento a scandenza è, rispettivamente, del 3,11%, 0,61% e 4,87%.
Hermes IM ha lanciato la strategia Hermes Impact Opportunities, un portafoglio azionario globale concentrato su 25-50 titoli, detenuti per un periodo di tempo che va da cinque a dieci anni. La filosofia di investimento è quella di puntare su aziende collegate ad almeno un obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Porta il marchio di Amundi ETF il primo ETF azionario europeo multifattoriale market neutral. Si tratta dell’Amundi ETF iSTOXX Europe Multi-Factor Market Neutral UCITS ETF che consente agli investitori di cogliere il potenziale a lungo termine dei premi al rischio dei fattori, senza esporsi in modo direzionale all’andamento dei mercati azionari europei.
Anche ETF Securities ha ampliato la sua offerta, grazie a tre nuovi prodotti innovativi pensati per offrire esposizione a tre settori tecnologici in grande evoluzione: l’ETFS Battery Value-Chain GO UCITS ETF, che permette agli investitori di accedere alle opportunità derivanti dalla crescita delle società che operano nella filiera delle batterie; l’ETFS Ecommerce Logistics GO UCITS ETF, che offre esposizione alle aziende che traggono beneficio dalla digitalizzazione del commercio (e-commerce e m-commerce) e dall’automazione della catena di fornitura logistica; l’ETFS Pharma Breakthrough GO UCITS ETF, che offre invece esposizione a compagnie che sviluppano trattamenti per le malattie rare.
Robeco ha lanciato un fondo a gestione attiva sul settore del FinTech, il Robeco Global FinTech Equities Fund. Il fondo non segue alcun benchmark e si caratterizza per una forte concentrazione del portafoglio. Le società sono selezionate all'interno di un universo investibile messo a punto appositamente da Robeco e il paniere viene costituito differenziandole in tre macro categorie: i vincitori di oggi (società che hanno già un vantaggio competitivo in questo spazio), i facilitatori (che facilitano, per l’appunto, il trend di digitalizzazione) e i contendenti del Fintech (che racchiude le probabili società leader del settore di domani).
Pictet AM ha lanciato il comparto Pictet-Short Term Emerging Local Currency Debt, nato dal riposizionamento del fondo Pictet-Global Emerging Currencies, che si concentra maggiormente sull'investimento in debito emergente di breve termine. Il fondo offre un portafoglio altamente diversificato di emissioni a breve termine in valuta locale con una duration massima di tre anni, e con l’obiettivo principale di fornire un rendimento in linea con quello dell’indice di riferimento ma con una volatilità minore (JP Morgan GBI-EM Global Diversified Index), oltre a mitigare i rischi connessi ad un futuro aumento dei tassi d’interesse. Il processo di investimento si focalizza su una attenta selezione dei titoli e una efficace diversificazione di portafoglio.
Il Russell Investments Global Low Carbon Equity Fund, invece, è la proposta di Russell Investments per ridurre l’esposizione ai rischi legati al cambiamento climatico, mantenendo al contempo i rendimenti tipici del mercato azionario globale. Il fondo a basse emissioni di carbonio è stato progettato sulla base di una strategia d’investimento proprietaria dell’asset manager, la ‘decarbonizzazione’, che considera fattori quali i valori e le misure delle emissioni di carbonio, l’energia sostenibile e criteri ESG. Al contempo, la strategia riduce i tipici posizionamenti su asset class, settori e industrie che generalmente si presentano utilizzando un approccio più tradizionale di esclusione.
Infine, UBS AM ha quotato su Borsa Italiana due nuovi ETF su bond inflation linked sull’Eurozona: l’UBS ETF Bloomberg Barclays Euro Inflation Linked 1-10 UCITS ETF e l’UBS ETF Bloomberg Barclays Euro Inflation Linked 10+ UCITS ETF. Entrambi consentono di esporsi ai titoli di Stato dei Paesi dell’area euro (in particolare Germania, Francia, Italia e Spagna), garantendo al contempo una protezione dal rischio di rialzo dell’inflazione. Le cedole delle obbligazioni inflation-linked, infatti, presentano una componente fissa e una variabile, che viene adeguata nel tempo per riflettere le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo europeo (Consumer Price Index).