UBI Pramerica SGR conta sul miglior fondo italiano Emerging Markets Equity a 10 anni

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18 sono i comparti italiani che integrano l'offerta degli emerging markets equity ed è quello con il patrimonio maggiore che riesce a vincere anche dal punto di vista di performance. 

Il fondo UBI Pramerica Azioni Mercati Emergenti, ha raggiunto una performance a 10 anni di 9,83%. Consolidando un patrimonio al 25 agosto di oltre 450 milioni di euro. Per quanto riguarda il comportamento della raccolta durante questo primo semestre dell'anno, il fondo è stato penalizzato nella stessa maniera che la categoria in generale, quindi le masse si sono viste diminuite in 50 milioni di euro da gennaio a luglio di quest'anno.

Emilio Franco, vice direttore generale e responsabile investimenti di UBI Pramerica SGR, illustra a Funds People le principali caratteristiche del comparto. "Il fondo è gestito con un approccio quantitativo proprietario, assai rigoroso e disciplinato, basato sulla finanza comportamentale. I titoli nell'universo investibile vengono analizzati rispetto ai fattori "valutazione" e "newsflow", cui vengono attribuiti pesi differenti, a seconda dell'appartenenza delle società in esame al gruppo "value" o "growth", con la finalità di prevedere i rendimenti attesi del periodo successivo".

E continua, "la costruzione del portafoglio prevede l'utilizzo di una ottimizzazione, soggetta a vincoli riferiti sia al budget di rischio complessivo che all'esposizione ai settori, ai singoli paesi e infine agli emittenti stessi. La fase di implementazione delle scelte di investimento è seguita con estrema cura, dato il turnover medio-alto della strategia. I costi di trading, poi, sono incorporati nella formulazione dei rendimenti attesi già descritti. L'attività di ricerca alla base dell'approccio in esame è poi in continua evoluzione.

Le prospettive dei mercati azionari dei paesi emergenti per il prossimo futuro appaiono interessanti grazie, alla stabilizzazione ciclica in atto, abbinata a banche centrali generalmente ferme, in un contesto di valutazioni assai attraenti e sottoesposizione da parte degli investitori", conclude.