I dati del Global Wealth Report 2024 di UBS indicano come l’andamento positivo sia trainato dalla regione EMEA e APAC. Nel nostro Paese ridotta anche la quota di componente finanziaria.
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La ricchezza mondiale torna a crescere, mettendo a segno un avanzamento del 4,2% nel 2023 a controbilanciare il calo dell’anno precedente quando si era contratta di tre punti percentuali. Tuttavia, il dato italiano è in controtendenza con un arretramento del 4 per cento. I numeri arrivano dal Global Wealth Report 2024, la 14esima edizione dell’analisi sulla ricchezza delle famiglie realizzata da UBS, che indica come a determinare l’avanzamento a livello mondiale sia stato il +4,8% registrato nell’area EMEA e quello del 4,4% nella regione Asia-Pacifico (APAC). L’istituto sottolinea poi come a causa del rallentamento dell’inflazione, nel 2023 la crescita reale abbia superato quella nominale, “con il conseguente incremento della ricchezza globale corretta per l’inflazione, pari a quasi l’8,4%”.
Trasferimento del patrimonio e aumento dei milionari
In particolare, l’analisi mette in luce una serie di fenomeni che sono già sotto la lente dei protagonisti della finanza, in primis l’importante quota di “trasferimento di patrimoni” nell’arco dei prossimi 20-25 anni che gli analisti quantificano in 83 mila miliardi di dollari. Tuttavia, "un aspetto poco considerato di questo trasferimento consiste nel fatto che una parte considerevole di questa ricchezza si sposterà trasversalmente tra i coniugi, prima di passare alla generazione successiva”, si legge in una nota. “Concretamente, questo comporta un notevole trasferimento di ricchezza a favore delle donne, in considerazione di un’aspettativa di vita relativamente più elevata. Si ritiene che poco più del 10%, circa 9 mila miliardi di dollari, del grande passaggio di ricchezza sarà prima trasferito in senso trasversale, e soprattutto nelle Americhe”.
Altro elemento di riflessione è l’aumento del numero di milionari: “Secondo le nostre stime, entro il 2028 il numero di adulti con un patrimonio superiore a un milione di dollari aumenterà in 52 dei 56 Paesi da noi analizzati”. Cosa avviene e cosa attende l’Italia in tal senso?
Segno meno per l’Italia
In Italia le attese sono per un aumento dei milionari intorno al 9% entro il 2028, un aumento di circa 123 mila individui. Ma si assiste anche a un allargamento della forbice tra gli appartenenti a fasce patrimoniali più alte e quelli che rientrano nelle fasce più basse.
Nel dettaglio della fotografia italiana, come detto, il patrimonio medio per adulto è calato lo scorso anno, soprattutto se misurato in valuta locale del 4 per cento. Nel periodo compreso tra la crisi finanziaria del 2008 e l’analisi dello scorso anno, la crescita è stata di un “modesto” 10%, tuttavia la ricchezza mediana per adulto è calata di tre punti. Questa differenza, secondo gli analisti, è legata appunto a una contrazione della ricchezza tra quanti appartenevano già alle fasce patrimoniali più basse a fronte di una parallela crescita di chi già gode di una buona salute finanziaria. La diseguaglianza economica, misurata per mezzo del coefficiente di Gini, in Italia è aumentata di quasi il 15% dal 2008 in poi, ma resta al di sotto della media europea e si situa al pari della Francia e della Spagna.

Fonte: PWC Financial Services
Inoltre l’Italia si distingue in Europa per valori finanziari intorno al 45% del patrimonio lordo complessivo, un valore al pari della Germania e al di sotto della media dell’Europa occidentale del 54% circa. Certo è che per il nostro Paese i debiti rappresentano soltanto l’8% del patrimonio: il valore più basso dell’Europa occidentale, meno della metà della media continentale e poco più di un terzo del valore in Svizzera.
Il confronto internazionale
A livello internazionale, UBS nota come, seppure la progressione sia costante, il ritmo di espansione abbia perso velocità in quasi tutti i mercati. In particolare nel 2023, in media, gli adulti dell’area EMEA sono i più ricchi (166 mila dollari), seguiti da quelli dei Paesi dell’APAC (156 mila dollari) e dalle Americhe (146 mila dollari), nonostante la ricchezza media in queste economie sia cresciuta a un ritmo più lento dal 2008, circa il 41%, rispetto al 122% dei Paesi dell’APAC e al 110% delle Americhe, nello stesso orizzonte temporale.
Crescita della ricchezza complessiva (+177%) e dell’indebitamento (+192%) sono andati di pari passo nella regione APAC. Mentre una variazione negativa della ricchezza in dollari tra l’inizio della seconda decade del secolo e il 2023 si è registrata soltanto in Grecia, Giappone, Italia e Spagna.
I più ricchi
La Svizzera si conferma ancora al primo posto nella classifica relativa alla ricchezza media per adulto, seguita da Lussemburgo, Hong Kong e Stati Uniti. Tuttavia gli incrementi più consistenti si sono registrati, oltre che in Qatar e Russia, in Turchia che nel 2023 ha toccato un +157 per cento.
Gli USA continuano ad avere la quota maggiore di milionari (il 38%) seguiti da Cina e Regno Unito, ma si stima che Taiwan registrerà un aumento del 50% entro il 2028.
Infine, la ricchezza media è significativamente più elevata di quella mediana in quasi tutti i mercati analizzati dal report, questo indica che, contrariamente a quanto avviene in Italia, “gli adulti appartenenti alle fasce di ricchezza più basse hanno visto aumentare la propria disponibilità più velocemente rispetto a quelli appartenenti alle fasce più alte”.
Altro dato per cui il nostro Paese va in direzione opposta è legato all’aumento della disuguaglianza, a cui sono soggette le economie in rapida crescita, tuttavia questa si è ridotta in diverse economie avanzate e più mature e, a livello globale, “il numero di adulti nella fascia di ricchezza più bassa è in costante diminuzione, mentre tutte le altre sono in continua espansione”.