Il nuovo Aristea SICAV FIM GEM Debt punta a selezionare le migliori opportunità nel reddito fisso dei Paesi emergenti e mercati di frontiera. Nel processo di investimento anche filtri ESG.
Lanciato da Banor Capital un nuovo fondo UCITS dedicato al debito dei mercati emergenti, accessibile tramite Aristea Sicav. Il nuovo ARISTEA SICAV FIM GEM Debt punta a selezionare le migliori opportunità nel reddito fisso attraverso un investimento in obbligazioni dei Paesi emergenti e nei mercati di frontiera.
Le scelte di investimento si basano su un approccio fondamentale e un'analisi degli emittenti. La strategia è diversificata e comprende un sistema di mitigazione del rischio pensato per la protezione rispetto a eventuali ribassi dei mercati. Il team di investimento è guidato da Francesc Balcells, che vanta un track record ottenuto gestendo prodotti simili presso PIMCO, dove ha gestito asset per oltre 17 miliardi di dollari. Precedentemente, Francesc ha lavorato presso Harvard Management Company, dove era responsabile dei portafogli dei mercati emergenti. Il processo di investimento è caratterizzato da una serie di passaggi che tengono conto di vari filtri, tra questi il rispetto dei criteri ESG, che portano ad un portafoglio sufficientemente concentrato, composto da circa 40-50 posizioni.
Giacomo Mergoni, CEO e investment manager di Banor Capital, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di essere riusciti ad inserire, all’interno dell’offerta proposta da Aristea Sicav, uno strumento di investimento così efficace come FIM GEM Debt. Si tratta di un comparto che nasce dalla collaborazione instaurata con Francesc Balcells, asset manager straordinario a cui ci lega un rapporto ventennale di stima e rispetto reciproci. In un momento storico caratterizzato da bassi tassi di rendimento, questo comparto sarà in grado di dare ai suoi sottoscrittori dei ritorni decisamente soddisfacenti. Infatti, i mercati emergenti e i cosiddetti mercati di frontiera rappresentano oggi le migliori opportunità di rendimento all’interno di un portafoglio diversificato con un profilo di rischio medio”.