Fabi e Assonova hanno aperto un quadro di lavoro con l’ente di normazione italiano (Uni) per codificare una serie di principi etici per la vendita responsabile dei prodotti finanziari e per definire le buone pratiche da osservare a tutela di professionisti e risparmiatori
Un codice etico uniforme del credito e della finanza. Al progetto, presentato ieri a Milano durante il convegno organizzato da Uni "Lo sviluppo dell’integrità, oltre la legalità. Verso un codice etico della consulenza finanziaria", stanno lavorando la Fabi e Assonova nell’ambito del tavolo tecnico aperto due mesi fa con l’ente di normazione italiano (Uni). Nello specifico saranno codificati una serie di principi etici per la vendita responsabile dei prodotti finanziari e saranno definite le buone pratiche da osservare. Il codice etico si rivolge a tutto coloro che operano nel mondo della finanza: manager e top manager bancari, dipendenti di banca, agenti in attività finanziaria e consulenti finanziari e ha l’obiettivo di definire, inoltre, i tratti distintivi della professione e consentirà di acquisire maggiore sensibilità e identità professionale.
"Siamo al lavoro per sviluppare un codice che sia di reale supporto a lavoratori bancari e consulenti finanziari, che tuteli la loro integrità e dignità professionale, mettendoli in condizione di adottare comportamenti di massima trasparenza nei confronti della clientela. Chiediamo pertanto un coinvolgimento diretto anche delle reti e dei gruppi bancari nel progetto", ha detto Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi. Le banche e le reti dovranno, infatti, prevedere degli specifici momenti di formazione per porre i lavoratori bancari e i consulenti a conoscenze delle linee guide del codice che nei prossimi mesi sarà tracciato. E ha concluso: "in un momento in cui la fiducia dei risparmiatori è stata messa a dura prova dalle recenti vicende finanziare, occorre rafforzare la tutela del risparmio e di chi lavora quotidianamente a contatto coi clienti".
"Anche nella nostra professione c’è una zona grigia che interessa il rispetto di determinati principi etici aldilà di ciò che prescrive la legge", taglia corto Alessio Amadori, presidente di Assonova e membro del GL 14. E aggiunge: "con il codice vogliamo fornire tutti gli strumenti necessari ai consulenti per affrontare in modo consapevole qualsiasi operazione attinente la vendita dei prodotti d’investimento, assicurativi e previdenziali. Non si può solo contare sulle normative vigenti ma si deve creare una cultura dell’integrità a tutti i livelli". Al tavolo tecnico in Uni hanno partecipato, oltre a Fabi e Assonova, i maggiori organismi associativi del settore finanziario: Anasf, Fisac-Cgil, Sinfub, Uilca e Unisin. Ma, il prossimo 20 giugno, proprio in Abi, ci sarà un incontro con le organizzazioni sindacali del credito per avviare un confronto politico su un codice etico di settore. Si tratterà di un tavolo politico che lavorerà in parallelo a quello tecnico di Uni dove sono presenti la stessa Fabi e Assonova.